Lady Roxana

Furba la prefazione in antifrasi di Defoe, ovvero l’avvertenza che il romanzo tratterà azioni immorali e quindi da non imitare: l’intento è giusto, il risultato l’esatto opposto e invoglia i perbenisti lettori inglesi del ‘700 a comprarlo! In effetti la protagonista è una prostituta d’alto bordo che oggi definiremmo “escort”, Defoe non fa altro che spostare la medesima tematica trattata in “Moll Flanders” dagli ambienti popolari a quelli più elevati di Lady Roxana con risultati però decisamente diversi. Il narratore interno omodiegetico, ovvero la stessa Lady Roxana, nella premessa specifica che il matrimonio nella società inglese del tempo non era né più né meno che un contratto, per cui i criteri per scegliere il partner ideale dovevano essere dettati dall’utile e non dal “bello”; infatti la stupidità e la fatuità del suo primo marito scatenano una serie di rapporti causa-effetto che la spingeranno lentamente in un vortice di degradazione che crescerà a mano a mano nel corso del racconto; un “anticlimax” che partito dal punto di vista sociale arriverà a toccare poi quello morale fino a raggiungere vette estreme nella rinuncia da parte della protagonista a qualsiasi tipo di affetto. Altro punto importante è il denaro, che è il motore della società inglese del tempo e segna l’inizio dell’affermazione dell’uomo borghese sulla nobiltà di sangue: infatti il romanzo altro non è che la celebrazione del mercante e la stessa Roxana nell’elencare ripetutamente le sue ricchezze sembra più un ragioniere che una escort di lusso. Infine un cenno alla scrittura ridondante oseremmo dire farraginosa di Defoe: ciò è dovuto al fatto che il nostro non rileggeva quanto scritto, quindi è inevitabile qualche ripetizione; tuttavia il messaggio finale arriva forte e chiaro al lettore anche perché trattasi di un romanzo picaresco che va avanti per “addizione di avventure” e potrebbe continuare all’infinito.

Classico romanzo borghese di formazione, Lady Roxana è una delle pagine più alte della letteratura mondiale, l'altra faccia, quella femminile, di Robinson. Da leggere, assolutamente, come tutti i classici, del resto!