Opere

L'antologia di scritti boitiani curata da Mario Lavagetto con note di Enrico Chierici, uscita nel 1979, è stata più volte ristampata senza alcun aggiornamento, neppure bibliografico. È problematica già nella scelta dei testi: "Il libro dei versi", per esempio, non è integrale, mentre il libretto del "Mefistofele" è quello delle rappresentazioni bolognesi del 1875 ma senza le note dell'autore; in compenso, il testo della prima redazione del "Re Orso" è corredato da puntuale apparato delle varianti. L'edizione è introdotta da un saggio di Lavagetto che, sulla scia di alcuni studi precedenti, riduce l'opera di Boito a un ludico lavorio formale pressoché privo di senso, laddove appena due anni dopo, curando la pregevolissima edizione di "Poesie e racconti" per Mondadori (purtroppo non più ristampata), Rodolfo Quadrelli ha saputo anticipare, nel suo denso saggio introduttivo, gli sviluppi della critica odierna, tesa a cogliere nella produzione del colto letterato scapigliato, anche alla luce di nuove acquisizioni documentarie, un'estrema e stratificata complessità di contenuti, intrisa anche d'esoterismo. Nonostante i grossi limiti, essendo l'unica antologia boitiana in commercio, sarebbe comunque auspicabile, dopo circa quarant'anni dall'uscita, una nuova edizione profondamente rivista e aggiornata.