Il racconto di Arthur Gordon Pym

A metà tra il Moby Dick di Melville e Le Montagne della Follia di Lovecraft e frutto della fantasia decadente e della penna ispirata e puntuale di Edgar Allan Poe, Il Racconto di Arthur Gordon Pym è un classico della letteratura marinaresca che parla di una spedizione verso il Polo Sud e di un picolo Ulisse che affronta mille peripezie in un oceano ostile, misterioso e inquietante, archetipo della vita, delle sue complessità e delle sue traversie. Un uomo alla ricerca di se stesso, che infine abbraccia le sue Colonne d'Ercole, dopo aver visto la sua nave, il Grampus, abbordata da un vascello fantasma e la "roulette russa" stabilire chi tra i suoi compagni di avventura dovesse essere dato in pasto ai cannibali. Testo alla Verne e alla Stevenson ma scevro di ogni positivismo etico e morale, il Racconto di Arthur Gordon Pym, è un riuscito esempio di esotismo letterario che incontra l'horror d'autore. Il suo finale tronco, mozzato e sospeso, infatti, consegna al lettore l'abisso. E in quel baratro, immenso e incomputabile, il suo inconscio trema, si dimena e sprofonda, viaggiando come ua nave ammutinata che naufraga e che vaga disperata solo nel tremendo mistero,del vuoto e negli infiniti orizzonti della paura.

Bel racconto di Poe, non eccezionale ma di facile lettura e comprensione.Sembrano quasi piu' racconti in uno, diversi scenari e diverse situazioni.