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Leggo molto volentieri i libri di Lucy Dillon: trame squisitamente femminili ed a lieto fine. Con i suoi paesaggi, i protagonisti umani e canini riesce sempre a creare una sorta di vacanza mentale dal mondo frenetico dei giorni nostri. Sono un’amante dei cani, ne ho 2, tra cui una bassett hound.... quindi adoro le descrizioni di queste creature. Anch’io dal riassunto mi aspettavo un Lord Bob più presente, più protagonista sia in albergo che nell’istitituto, comunque un buon libro “ scacciapensieri”
Io adoro Lucy Dillon e il suo modo di scrivere... libro bellissimo con una storia dolcissima come sempre!
Prima di tutto devo dire che non sono riuscita a finirlo! Prolisso e noioso, non rispecchiava quasi per niente il riassunto: mi aspettavo che raccontasse del rapporto della poveretta - rimasta coinvolta in un incidente che le ha fatto perdere la memoria - col cane che in questo frangente la aiuta. Conosco la validita' della pet therapy ed essendone io stessa molto sensibile ho comprato subito questo libro. Che delusione! E' stato invece tutto un susseguirsi di descrizioni della ristrutturazione dell'albergo della 'soccorritrice', del suo rapporto con il marito - che sembra non badare a spese nonostante siano al verde - e di quello con la suocera. Del rapporto del cane con la ragazza ferita, poco o niente (per lo meno nelle prime 180 pagine). Mi dispiace molto per l'enorme 'discrepanza' tra il riassunto ed il vero contenuto del libro. Ma allora vuol dire che non ci si deve fidare neanche dei riassunti?
Recensioni
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Lucy Dillon torna con un nuovo romanzo brillante e coinvolgente. La storia di due donne alla ricerca di sé stesse e della felicità.
«Un libro brillante, intelligente e profondamente commovente. lo consiglierò a tutti i miei amici.» -
Sophie Kinsella
«Lucy Dillon non delude mai. I suoi buffi amici a quattro zampe sanno sempre come far tornare il buon umore.» -
The Sun
«Un romanzo che insegna come a volte basti poco per trovare la felicità: l’abbraccio di un amico, aprire il proprio cuore all’amore, un dolce cagnolino sempre fedele accanto a noi.» -
Daily Mail
«Lucy Dillon porta i suoi lettori in un mondo dove, come nelle favole, tutto può sempre succedere davvero.» Publishers Weekly
Se il domani ti fa paura vieni con me. Sarò sempre al tuo fianco.
Benvenuti all’hotel Swan. È piccolo, ha i muri coperti di edera ed è un po’ malmesso. Ma Libby sta facendo di tutto per rimetterlo a nuovo, per renderlo accogliente ed elegante, per dargli un tocco più… glamour. La donna si è trasferita lì da poco con il marito Jason, lasciandosi alle spalle una piatta vita londinese e pronta a ricominciare. Un nuovo inizio, però, non è mai facile, soprattutto quando hai a che fare tutti giorni con tua suocera, la proprietaria dell’albergo, che sta ancora cercando di accettare la recente morte dell’uomo che amato per tutta una vita.
I giorni trascorrono uguali e veloci, tra pulizie della moquette, scelte dei colori per le pareti delle stanze e tentativi di preparare il bacon migliore di Longhampton, la cittadina in cui si trova l’hotel. Fino a quando un evento inaspettato sconvolge la vita di Libby. Un evento che si presenta con un rumore assordante di freni, un grido e un uomo che esce turbato da una Mini rossa. Davanti all’albergo è appena stata investita una donna. Non ha documenti, non ha una borsa, non ha un telefono. È una perfetta sconosciuta.
Ed è sconosciuta anche a sé stessa, perché quando si risveglia all’ospedale la donna non ricorda nulla: non sa come si chiama, non sa se ha una famiglia, non sa da dove viene o perché sia arrivata lì. C’è solo una certezza: il biglietto che aveva con sé, con indicato il nome di Libby e l’indirizzo dell’hotel Swan.
Libby, che è stata la prima a soccorrerla, si sente in qualche modo legata a lei. Le fa visita all’ospedale, le dedica un po’ del suo tempo, cerca di consolarla e rassicurarla. E quando la donna è pronta per essere dimessa, Libby la accoglie nel suo albergo. Tra le due donne nasce un’amicizia profonda, che le porterà a conoscersi e a cercarsi, ad aiutarsi e a compiere piccole gentilezze l’una verso l’altra.
Tutti, nell’albergo, cercano di stare vicino a Pippa (questo il nome che la donna si è scelta non ricordando quello vero). Tutti sperano che riprenda la memoria e possa capire perché il giorno dell’incidente fosse lì, con addosso solo quel vestito nero e un paio di infradito. Persino Bob, il cane di Margareth. E sarà proprio grazie a quel basset hound che Pippa riscoprirà che cosa significa sorridere e capirà che è sempre possibile ricostruire i pezzi di una vita.
Lucy Dillon scrive una storia di amicizia tra due donne, sullo sfondo di un mistero che accompagnerà il lettore lungo tutto il racconto. È un’amicizia inaspettata, fatta sostegno e di attenzioni reciproche. Un’amicizia che permetterà alle due protagoniste di ricostruire sé stesse, partendo dalla convinzione che sono i gesti di gentilezza, piccoli e quotidiani, che ci permettono di raggiungere ed entrare davvero in contatto con gli altri, rendendo il mondo un posto migliore.
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