La promessa del tramonto

Romanzo appassionante, ambientato in Ungheria nei primi anni ’50 durante il regime comunista filo-sovietico, tratto dalla vera storia dei genitori dell’Autrice. Gli episodi narrati sono la logica conseguenza di eventi succedutisi anni addietro - durante l’avanzare in Europa dei regimi nazionalsocialisti - impeccabilmente incastonati nella vicenda sotto forma di flashback, attraverso costanti ricordi rievocati dal protagonista. Per Tibor, ebreo, e la sua amata Sara, cattolica, l’antisemitismo, paradossalmente punto di congiunzione delle due diverse ideologie totalitariste, sembra essere una maledizione, ostacolo, per quasi un ventennio, al coronamento del loro amore. I loro sogni e la legittima ricerca di un’esistenza dignitosa, normale, sono costantemente minacciati prima dall’assurda persecuzione antisemita e dall’aberrante messa in atto della famigerata “soluzione finale”; poi, nel dopoguerra, dalle paradossali restrizioni in vigore poste in essere dai “liberatori” all’interno dell’invalicabile “cortina di ferro”. Ma la libertà, si sa, non nasce dalle circostanze bensì dalla piena fiducia nella vita e dalla forza che ne scaturisce. C’è tutto in questo romanzo: il coraggio, la paura, il dolore, la gioia, la disperazione, la sconfitta, l’accettazione, la vittoria. Il pezzo di vita e di storia, magistralmente raccontato da Nicoletta Sipos, fanno di questo affresco storico-sentimentale un libro da tenere in casa, sullo stesso scaffale dei Promessi Sposi.

Amor vincit omnia. Vince sulle leggi razziali, sulla famiglia (di lei) che ostacola quest'unione, vince sui campi di lavoro nazisti, vince sul regime comunista ungherese, vince contro ogni difficoltà...