L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
A me di Vitali piace lo stile. Trama spassosa anche se non elaborata. Si tratta di una lettura breve (200 pagine), di intrattenimento, ottima per distrarsi e ridere un po’.
Decisamente Vitali ha scritto di meglio. Mi sono piaciuti molto i i dialoghi veloci, ma se alla base non c'è una trama... Peccato.
Nella storia di Le belle Cece non ci sono morti ammazzati, ma il furto di mutandine da donna. Già l’indumento può lasciar presagire uno sviluppo erotico, una vicenda di amorazzi carnali che non era rara in Piero Chiara, ma che invece latita nel quasi pudico Andrea Vitali, e se poi si inventa un personaggio come il sottocapo di manipolo Stelio Cerevelli, detto Dolcineo, un po’ effeminato e probabilmente omosessuale, e per non sbagliare gli si affianca un nero africano tale Buluc, tuttofare (forse anche quello...) del predetto Dolcineo, va da sé che quella sfumatura di giallo iniziale per la presenza del maresciallo Maccadò si colora di rosa. Gli ingredienti del pastone non sono finiti, perché ci sono anche le belle Cece, quelle del titolo, madre e figlia, due belle donne piuttosto vogliose, e se non bastasse c’è il marito della seconda, un ispettore di produzione del cotonificio, che è l’emblema della classica carogna, altezzoso, cattivo, e perfettamente cornuto, nonché il locale segretario del fascio, uomo che si crede d’azione e invece è un minchione. Vitali si impegna con encomiabile dedizione, non riuscendo tuttavia a evitare che qualcosa cuocia troppo e rischi di bruciare, nel senso che fino quasi al termine fila tutto liscio, ma poi si verifica l’intoppo, proprio quando Maccadò convoca in caserma tutti i protagonisti, un po’ come è abituato a fare Poirot. Quello è il momento della verità, è l’ora in cui deve essere fatta chiarezza, ma a dispetto dello scopo il Maresciallo s’improvvisa prestigiatore ed estrae dal cilindro la soluzione, non senza aver fatto un po’ di confusione. Posso dire che forse l’autore si è lasciato prendere la mano e si è dovuto inventare una soluzione che, guarda caso, ha risvolti boccaceschi, un menage a trois, mamma, figlia e Buluc, ancor più tuttofare del solito. Comunque è il Vitali che ben conosciamo e quell’innesto rosa, con tanto di allusioni, è riuscito bene, ha dato tono a un romanzo che si legge con piacere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Una commedia spassosa, una realtà di paese annoiata dalle conquiste coloniali fasciste, ma messa in subbuglio da un furto di mutande. Un romanzo comico e di piacevole compagnia.
Aveva pensato pure al signor prevosto il Semola alla ricerca disperata di alleati.
Ma poteva confidare a un sacerdote una storia di mutande femminili?
L’alternativa, laica e ideale, gli era sembrata il maresciallo Maccadò, che pure lui aveva servitù di segretezza nelle questioni di lavoro.
Entrò nel suo ufficio, la mano al collo a simulare il cappio, e su invito si sedette.
«Che c’è?» chiese il Maccadò.
«È cosa delicata», rispose il Semola.
C’erano di mezzo onore, rispettabilità…
Ci siamo, pensò il Maccadò speranzoso.
…e anche, insomma, in un certo senso, intimità.
Le campane di Bellano, piccolo comune sulla sponda orientale del lago di Como, sono in festa. Si celebra la conquista dell’Etiopia da parte dell’Italia fascista. L’intero paese è sceso in piazza, ma forse manca qualcuno ad acclamare il discorso del Duce. Di lì a poco il racconto, iniziato nel solenne orgoglio patriottico popolare, andrà a sovrapporsi a un’altra storia che coinvolgerà, anche se in modo diverso, l’intero paese: una storia di mutande. Da signora. Rubate.
Comincia in questo modo Le belle Cece di Andrea Vitali, romanzo storico e picaresco, condito con colori sbiaditi e equivoci spassosi.
La sera dei festeggiamenti avviene qualcosa di anomalo lontano dagli occhi dei paesani: Eudilio Malversati, temuto e burbero ispettore del cotonificio di Bellano, viene aggredito da alcuni sconosciuti che, dopo averlo legato a un albero, gli lasciano un ricordo nelle tasche dei pantaloni: un paio di mutande appartenenti alla moglie, la bella Verzetta Cece. Da questo momento inizia un incalzante gioco di equivoci che rimbalza dal Malversati al Semola, impacciato segretario del partito fascista, incaricato di risolvere il mistero, sotto velate minacce da parte del Malversati. Ma non è finita qui: un altro paio di mutande della Verzetta vengono consegnate anche al domicilio del Semola. Il mistero s’infittisce: quanti sono i protagonisti di questo misfatto indecoroso? Perché le mutande di una rispettabile donna sposata stanno facendo il giro del paese? Sarà il commissario Maccadò, forse l’unico protagonista con un po’ di giudizio, a risolvere il caso, ritrovandosi nel bel mezzo di situazioni imbarazzanti, dinamiche di paese comiche, arguti spionaggi fatti dalle persiane e acrobatici tradimenti.
Una lettura vivace e piacevole, colorita da regionalismi lombardi, una storia divertente e ironica che pone in ridicolo l’affettazione del regime rispetto alle zuffe e ai diverbi coniugali di un paese italiano degli anni Trenta.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore