Venere privata

Scopro tardi Scerbanenco, spero di recuperare il tempo perso. Scrittura fluida, piacevolissima, per nulla data. Questo il primo racconto della serie Duca Lamberti, medico radiato per caso di eutanasia, riciclatosi quale rieducatore di un giovane afflitto da alcolismo depressorio, risalendo alle cause del malessere di questo, si ritrova invischiato in un caso di tratta delle bianche. Credo di aver capito da chi, molti autori italiani di noir, hanno ereditato l'uso della parola "sbirro".

Un bel noir italiano che risente però del periodo in cui è stato scritto, molte descrizioni delle donne o degli omosessuali presenti nel testo sarebbero oggi impensabili per un autore che si voglia rivolgere al grande pubblico.

Non è il classico Scerbanenco che ti aspetti, o meglio quello che mi aspettavo io; detto questo la storia non mi ha convinto del tutto. Il racconto comincia un po' in sordina per poi camminare da metà libro in poi.