Autogrill. Una storia italiana

I viaggi in macchina con i miei genitori, seduta sui sedili posteriori prevedevano sempre almeno un paio di soste negli autogrill lungo la strada. Se ripenso a quei viaggi, ricordo la curiosità che non mi ha abbandonata ancora oggi, quella di entrare in questi coloratissimi negozi e trovare cibo e snack che difficilmente si trovano altrove. Nei viaggi da bambina le soste avevano il sapore dei Pavesini, ricordo intere pareti ricoperte dalle scatole gialle scintillanti L’autogrill nasce proprio così vicino ad un casello autostradale di Novara, poco lontano dalla sede dell’azienda Pavesi, e nasce come uno spaccio per la vendita del famoso biscotto. Il nome invece deriva da un omaggio alle catene alimentari americane dove perlopiù si consumava carne alla brace L’Italia prova a rialzarsi nel dopo guerra e guarda con ammirazione all’America, affascinata da un paese in continua evoluzione. Nei decenni a seguire altre aziende investiranno nella ristorazione autostradale, testimone degli usi e costumi degli italiani in viaggio e in vacanza, oggi l’offerta si è pressoché convertita verso un unico brand, che troviamo non solo lungo le autostrade ma anche nelle stazioni e negli aeroporti. Resta però la magia di entrare in questi luoghi un po’ sospesi dal tempo con la certezza di scovare prelibatezze uniche, apoteosi di zuccheri e calorie che fanno tornare tutti i viaggiatori un po’ bambini.

Letto e studiato per un esame, questo libro ti trasporta nella storia d'Italia... Un'Italia sicuramente diversa da quella di oggi, negli anni del boom economico,ambientano in ciò che viene definito "non-luogo", con la creazione di tutti i nuovi assetti stradali, tra cui la nascita dell'Autostrada del Sole!! Lo consiglio di leggerlo per capire ancora di più la storia di questo paese... dell'Italia d'amare!

Un libro di storia che sa raccontare una storia: la storia di un luogo comune a tutti gli italiani, l'Autogrill, narrata senza cadere in facili luoghi comuni. Un libro che scorre come un romanzo ma poggia su un buon impianto critico riproponendo prospettive e interrogativi tipici della storia dei consumi.