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La battaglia d'Inghilterra - Antonio Martelli - copertina
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La battaglia d'Inghilterra
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La battaglia d'Inghilterra - Antonio Martelli - copertina
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Descrizione


Per gli inglesi è il Blitz, o addirittura "la battaglia" per antonomasia: il lungo scontro che nell'estate del 1940 le forze aeree tedesche e inglesi ingaggiarono per il controllo dei cieli doveva essere nei piani di Hitler la premessa all'invasione della Gran Bretagna. Al termine di mesi di disastrosi bombardamenti sulle città inglesi e di violenti duelli tra Raf e Luftwaffe, la vittoria inglese significò non solo la rinuncia all'invasione e la prima sonora sconfitta della macchina bellica tedesca, ma una svolta capace di imprimere un corso sostanzialmente diverso alla Seconda guerra mondiale. Questo libro non solo ricostruisce con grande precisione lo svolgersi della battaglia, ma la colloca nella più ampia storia della guerra aerea, illustrando dal punto di vista sia tecnico sia militare l'evoluzione delle forze in campo.
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Dettagli

2011
10 novembre 2011
341 p., ill. , Rilegato
9788815234377

Valutazioni e recensioni

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massimo
Recensioni: 3/5

Discreto libro, ma a mio parere (forse non c'era sufficiente materiale) dilungarsi a quella maniera su tutto quello che stà prima e dopo la battaglia rende il libro molto meno godibile. Posso capire che chi conosce meno la WWII abbia bisogno di essere inserito nel contesto, ma qui si esagera. Può anche starci un introduzione sullo sviluppo dell'arma aeronautica, ma il resto non ha molto senso. Per andare ad aggiungere pagine si parla anche del dopo campagna d'inghilterra ma, chiaramente visto l'enormità dell'argomento, l'autore incappa in errate esemplificazioni. Faccio un esempio cita la campagna nei balcani pre-barbarossa tag come una delle cause dell'insucesso dei tedeschi ad est, ma queste sono osservazioni errate e sorpassate (probabilmente visto le condizione meteo anche senza l'operazione Marita e Merkur, barbarossa sarebbe partita ugualmente il 22giugno. Poi fà sorridere il giudizio estremamente negativo su Kesserling, che visto quello che è riuscito a fare in Italia dopo Husky è un accusa ridicola (poi che abbia frequentato circoli nazisti dopo la guerra può solo infangare il suo nome non il suo operato come ufficiale).

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Tonino Uscidda
Recensioni: 4/5

Alquanto interessante questa opera sulle tragiche vicende belliche dell'estate(e non solo)del 1940. L'autore Antonio Martelli traccia un esaustivo ricordo della battaglia aerea che infuriò tra tedeschi e inglesi nei cieli del sud Inghilterra. Una fase della guerra che segnò la prima vera "debacle" della tanto osannata,a torto?,Luftwaffe (l'Arma aerea germanica)del pingue e supponente maresciallo del Reich Ermann Goering,asso dell'aria nella Prima guerra mondiale. Ma si sa, i tedeschi fino a quel momento(il resto d'Europa era già ai loro piedi)non avevano fatto i conti con l'orgoglio e la tenacia dei piloti della Raf (l'aviazione inglese con in forza gli ottimi aerei da caccia Spitfire e Hurricane)e con il proverbiale spirito di sopportazione(..),sotto i continui bombardamenti,della popolazione:in primis quella londinese. "Mai,nella storia degli umani conflitti,tanti dovettero tanto a così pochi", disse ai Comuni, la mattina del 17 settembre 1940,il premier britannico Winston Churchill,riferendosi ai sui fieri e valorosi piloti. Parole semplici e al tempo stesso solenni, per annunciare al mondo la prima sconfitta di Hitler. Seguiranno ancora anni di lacrime e sangue ma la tanto temuta invasione nazista della Gran Bretagna era oramai scongiurata.

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fabien
Recensioni: 5/5

una eccellente ricostruzione storica della battaglia della R.A.F. contro la Luftwaffe.I mitici Spitfire che fermarono il piano aereo tedesco alla base della battaglia con la quale Hitler pensava di sconfiggere gli inglesi.La "Stalingrado" aerea del pazzo dittatore. fabien

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Recensioni

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Voce della critica

  A completare la trilogia con cui Antonio Martelli si occupa degli assalti all'Inghilterra, dopo gli studi su quelli condotti da Filippo II e da Napoleone, è il volume riguardante l'attacco nazista, analizzato con brillante taglio divulgativo. Dopo aver esaminato la storia di Raf e Luftwaffe nel contesto dell'aeronautica militare, l'autore, già docente di strategia e politica aziendale alla Bocconi, pur destinando particolare spazio ai fattori politici, non manca di affrontare il versante tecnico, illustrando le caratteristiche di alcuni aerei che ne furono protagonisti (dallo Stuka allo Hurricane, dallo Heinkel 111 allo Spitfire), oltre che di vari assi dell'aviazione che vi trovarono la gloria, la morte, oppure, come nelle più classiche epopee, l'una e l'altra. Sono però gli aspetti organizzativi, cruciali per uno scontro così lungo, a costituire il cuore della narrazione, benché destinati a non rivelarsi gli unici decisivi: se infatti i tedeschi, pur combattendo strenuamente (il culto dell'eroe militare costituiva, scrive Martelli, un forte fattore incentivante), non colsero l'apporto che l'impero poteva fornire agli inglesi, e questi ultimi in realtà vinsero anche grazie all'acume, per esempio decrittando il codice Enigma con il team di Alan Turing e ideando le "fabbriche ombra" per produrre parti di aerei al riparo di impianti produttori di automobili o altro, non a rischio di bombardamento. Quella di Winston Churchill fu poi una guida vincente perché carismatica e, come in parte nel caso di Roosevelt sull'altra sponda dell'oceano, fondata sulla difesa di valori e stili di vita lontani anni luce da quelli dell'aggressore. Daniele Rocca

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