Gli incontri

Il solito fiammeggiante Montanelli, qui forse nel suo terreno di caccia preferito, il ritratto fantasioso, ironico ma tagliente, in cui fu maestro indiscusso nell’ambito del giornalismo italiano. La sua penna incontenibile mostra pregi e (soprattutto) rivela tic, manie e difetti di grandi personaggi intervistati principalmente negli anni ‘50: incontriamo lo scrittore Axel Munthe alle prese con gli acciacchi della vecchiaia, il guerrigliero spagnolo El Campesino tradito dagli ideali per cui si era coraggiosamente battuto, un ancora poco noto e inaspettatamente parsimonioso Gianni Agnelli durante un viaggio in treno, Dino Grandi e le sue verità sul 25 luglio ’43 e sul Fascismo, Girardengo che alla vista dell’odiato rivale Pelissier si riprende da un micidiale colpo di sole e rimonta clamorosamente il francese, e a seguire Montale, Spadolini, Longanesi, Kerensky, Monelli e tanti altri, in totale circa 70 ritratti stracolmi di aneddoti (alcuni forse romanzati “ma plausibilissimi”, sottolineava l’ineffabile Indro) che vanno a comporre la strepitosa galleria degli “Incontri”. Inimitabile.