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Anche prima dell'arrivo della moderna industria discografica mondiale che costruisce i "successi" a tavolino, poteva capitare che qualcuno riuscisse ad azzeccare la canzone giusta al momento giusto, avere un successo strepitoso, e poi svanire più o meno nel nulla. Alberto Tonti ha pensato che non è giusto che tutte le enciclopedie musicali riempiano pagine e pagine con i soliti noti, e ha così scritto questo libretto che, come da sottotitolo, racconta di "70 meteore della canzone italiana negli anni Sessanta". Dire "enciclopedico" non è però corretto: Tonti infatti ha le sue preferenze, e non si preoccupa di nasconderle, con commenti spesso taglienti ma a volte inaspettatamente favorevoli su questi nomi che molte volte non ci dicono più nulla (anche se quelli della mia età e oltre probabilmente si ricorderanno di Carmen Villani...) La lettura è indubbiamente godibile, anche per le note di colore a proposito delle manifestazioni canore di quegli anni; al libro è anche allegato un CD con quattordici di queste canzoni, alcune sicuramente note anche ai più giovani ("Stessa spiaggia stesso mare" o "Il ballo di Simone"), altre mai sentite ("I tuoi occhi verdi" di Franco Tozzi - il fratello maggiore di Umberto, per la cronaca). Buon divertimento, e se siete più giovani potete cercare il libro successivo sugli anni '70.
Recensioni
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Folgoranti meteore hanno attraversato gli anni Sessanta: cantanti che hanno scalato le classifiche con un 45 giri per poi sparire nel nulla. Tanti personaggi che hanno visto la luce per poi restarne definitivamente accecati. Se spesso le ragioni di un successo sono oscure, tanto più lo sono quelle di un ritorno all'oscurità, ma questo libro, giocato sul filo della memoria, "necessaria per riandare a un'Italia in cui se ti piaceva una canzone dovevi comprere il disco" - scrive Gianni Mura nella prefazione - parla "di stelle scadenti, cadenti, cadute, scadute e caduche". Un libro da leggere e ascoltare. Una serie di effimeri successi esplosi negli anni Sessanta e poi caduti nell'oblio...
Ballarono una sola estate è un cofanetto nel quale si ripercorre - attraverso le parole e la musica - una stagione di successi che apparvero travolgenti, ma si rivelarono poi, nel tempo, fuochi di paglia. Oggi, a riascoltare Il cha cha cha della segretaria, Sei come una lucertola oppure Ho scritto t'amo sulla sabbia viene da chiedersi che fine abbiano fatto Michelino, Joe Fedeli e Franco I e Franco IV. Alcune di quelle canzoni, però, imperversano ancora oggi nelle sagre e nei villaggi, senza che nessuno le sappia più ricollegare a un nome, da Stessa spiaggia stesso mare di Piero Focaccia a Il ballo di Simone di Giuliano e i Notturni, per citarne solo un paio. Alberto Tonti, critico musicale, autore e conduttore di programmi radio, ci racconta come si è messo sulle tracce di quell'Italia che stava cambiando, che cercava spensieratezza e svago mentre il boom economico andava trasformandola profondamente; ci racconta delle discussioni agguerrite fra i seguaci dei gorgheggiatori e quelli degli urlatori; di come sono cambiate le radio, di quel che ci voleva nel '63 per essere primi in classifica (allora arrivare in vetta significava aver venduto più di un milione di copie) e di quello che, invece, ci vuole oggi... Negli anni '60 c'erano moltissimi cantanti con altrettante case discografiche, si pescava in un mare affollato di giovani buttati allo sbaraglio con la speranza che potessero avere successo, magari per un po' più di un'estate; oggi ci sono meno cantanti e le case discografiche si contano sulle dita di una mano, sono tutte multinazionali poco disposte a rischiare con gli esordienti. Le meteore esistono ancora, ma di loro nessuno si ricorda, neanche per il tempo di un'estate. Attraverso le parabole di settanta meteore, inquadrate nel mondo delle case discografiche e delle varie manifestazioni canore, Tonti ci restituisce la magia della favolosa stagione degli anni '60: un must per tornare a scatenarsi e sognare spensierati.
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