Luisito. Una storia d'amore

In questo breve testo Susanna Tamaro ci parla di solitudine, di infelicità, del tempo che inesorabile scorre, ma soprattutto, ci parla di amore. In verità l'inizio è ammantato di mistero e il tutto risulta abbastanza inquietante, poi si svela "l'enigma" e torna il sorriso sulle labbra del lettore, così come torna la gioia nel cuore della protagonista, l'anziana maestra Anselma. Anselma è vedova, ha dei figli ormai grandi che non hanno né tempo, nè voglia di colmare la sua solitudine. Man mano che il racconto procede, scopriamo che è stata intrappolata in un matrimonio infelice e che ha dovuto lasciare il lavoro, che tanto ha amato. Adesso deve affrontare la vecchiaia e la solitudine, ma Anselma rimane combattiva nell'animo e si batterà con coraggio per proteggere il suo Luisito. Si tratta fondamentalmente di una favola moderna, breve, ma intensa e intrisa di buoni sentimenti. Una lettura piacevolissima per grandi e piccoli.

Avevo voglia di leggere un romanzo leggero e, dal momento che amo gli animali e i pappagalli, questa copertina ha subito attirato la mia attenzione. Parla di una donna in pensione rimasta vedova, con due figli che le dedicano poche attenzioni. Un giorno, buttando la spazzatura, trova un pappagallo, lo porta a casa con sé e comincia a prendersene cura. Man mano che i due si affezionano l’una all’altro, la protagonista riscopre la felicità di condividere la propria vita con qualcuno. È un libro molto breve, nemmeno 150 pagine e la lettura è iniziata bene. Mi è piaciuto lo stile e la caratterizzazione del personaggio principale, e sono sicura che molte persone di quell’età possano rivedersi nella protagonista. Tuttavia ho trovato la storia in sé troppo semplicistica e il finale a mio parere è parecchio forzato e inverosimile.

Si legge giusto in qualche ora di treno, senza dover impegnare molta concentrazione. Ma è troppo buonista, non lascia nulla. Sarà anche perché le storie con protagonisti gli animali umanizzati e le loro metafore mi sono sempre state indigeste.