Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Il pesce che è in noi. La scoperta del fossile che ha cambiato la storia dell'evoluzione - Neil Shubin - copertina
Il pesce che è in noi. La scoperta del fossile che ha cambiato la storia dell'evoluzione - Neil Shubin - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 35 liste dei desideri
Il pesce che è in noi. La scoperta del fossile che ha cambiato la storia dell'evoluzione
Attualmente non disponibile
19,00 €
-5% 20,00 €
19,00 € 20,00 € -5%
Attualmente non disp.
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
19,00 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
19,00 € Spedizione gratuita
disponibile in 7 settimane Non disponibile
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Il pesce che è in noi. La scoperta del fossile che ha cambiato la storia dell'evoluzione - Neil Shubin - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


C'è un fossile che ha costretto la comunità scientifica a riformulare la storia dell'evoluzione: Tiktaalik, il "grande pesce di acque poco profonde" con le pinne a forma di mani, è il tanto atteso anello di congiunzione fra i pesci e gli animali terrestri. Neil Shubin, che l'ha trovato tra i ghiacci dell'Artico, ora spiega perché discendiamo da quella strana creatura vissuta 375 milioni di anni fa. Con semplicità e molto spirito, racconta come si sono modificati i nostri organi nel corso di una lunga, imperfetta evoluzione. Imperfetta, perché nascere pesci e diventare umani significa purtroppo avere il singhiozzo, rischiare l'infarto, camminare su ginocchia traballanti e pagare lo scotto di un cervello - ammettiamolo - un po' rozzo.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2008
27 agosto 2008
261 p., Rilegato
9788817024921

Valutazioni e recensioni

4,67/5
Recensioni: 5/5
(3)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Tiktaalik
Recensioni: 5/5

E' la rievocazione da parte di Shubin della scoperta del fossile dell'anello di congiunzione tra pesci e animali terrestri.Essendo avvenuta nel loro territorio, fu chiesto agli Innuit locali di proporre un nome,ne furon dati due, Siksagiac e Tiktaalik, fu scelto il secondo dalla pronuncia più facile. Ed io ho voluto omaggiare la straordinaria scoperta col mio nick. Il libro è scritto in uno stile semplice e scorrevole. Nella parte finale vengono esposte le analogie anatomiche tra noi e i nostri ascendenti, ed il prezzo che abbiamo dovuto pagare in salute per questa nostra ereditarietà, a dimostrazione che l'evoluzione è cieca e non dettata da finalismi di sorta, come ancora si ostinano ad affermare taluni che sono condizionati da fattori religiosi.

Leggi di più Leggi di meno
Gabriele
Recensioni: 4/5

Libro interessante, ma forse ingannevole. La prima parte scorre piacevolmente mentre la seconda è estremamente tecnica, e quindi indirizzata ad esperti nel settore. Rimane comunque sia un saggio che spiega in modo conciso e adeguato l'evoluzione dei vertebrati.

Leggi di più Leggi di meno
Marco
Recensioni: 5/5

L'ho scelto perchè ha vinto vari premi in america ed era al top delle classifiche nei saggi(non-fiction)USA. Non ne sono stato per nulla deluso. Quando la scienza è scritta con bravura, modestia e quello spirito scherzoso di tanti scienziati e professori delle università americane (da Feynman il poi ...) è un vero piacere leggere anche "cose tecniche" come la paleontologia e la genetica. Bellissimo e alla portata di tutti.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,67/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

Che nella complicata architettura della nostra mano possa celarsi traccia della pinna di un pesce da tempo non è più considerata un'eresia, ma una conseguenza possibile della storia evolutiva condivisa dai vertebrati. Neil Shubin, paleontologo marino prestato all'anatomia umana, ci racconta l'antefatto della sua entusiasmante avventura e cioè l'emozione provata davanti al tavolo settorio della Facoltà di medicina, all'Università di Chicago, nell'atto di procedere alla dissezione della mano, affascinato da quella che definisce la quintessenza dell'umanità. In quel momento passa nella sua mente, in rapida sequenza, la storia dell'anatomia comparata e dei numerosi tentativi di trovare relazioni fra complessità e umanità proprio nella mano (un esempio per tutti: Charles Bell, The hand, its mechanism and vital environments as evincing design, 1833), nella quale il progetto strutturale ricorrente nei fossili, considerato di origine divina, raggiunge il suo apice.
Il colpo di fortuna (preceduto, peraltro, da ritrovamenti fossili importanti e che già gli avevano fatto pensare a pesci con pinne fornite di dita in grado di muoversi anche su substrati solidi) arriva nel 2004, durante una spedizione nella tundra artica. Shubin trova, in un grande pesce fossile di circa 375 milioni di anni fa, un ossicino incredibilmente somigliante all'osso del polso: "Proprio come indicava la teoria di Darwin: nel posto giusto al momento giusto avevamo scoperto gli intermedi fra due specie di animali diverse". Era la pinna anteriore del Tiktaalik (in lingua inuit, grosso pesce di acqua dolce), composta, innovazione anatomica senza precedenti, da spalla, gomito e polso fra di loro articolati. Una pinna, cioè, che dava al pesce non solo la possibilità di fare flessioni, ma anche di "deambulare" nei bassi fondali tipici del suo habitat. La scoperta, pubblicata sulla rivista "Nature"(2006), fa balzare Shubin alla ribalta della notorietà mediatica. Ma il suo percorso di biologo evoluzionista non si arresta di fronte alle somiglianze morfologiche. Servono conferme e riscontri che saranno ottenuti applicando le tecniche della genetica molecolare alla biologia dello sviluppo, fino alla dimostrazione che gli stessi geni controllano sia lo sviluppo delle pinne sia quello degli arti.
Nella seconda parte del libro, l'autore sottolinea ancor più come la biologia dello sviluppo sia fondamentale per comprendere l'evoluzione all'opera nel modellamento/rimodellamento delle varie componenti di un organismo e degli organismi nel loro insieme. Il saggio si conclude con una serie di riflessioni sulle ricadute dell'evoluzione sui progressi della medicina e sulle tecnologie più avanzate.
Nonostante alcuni limiti, come l'iconografia di qualità mediocre e la traduzione costellata di frequenti e fastidiose inesattezze, la lettura di questo libro stimola e diverte ricordandoci, proprio nell'anno delle celebrazioni darwiniane, il profondo legame che unisce la nostra umanità alle altre forme di vita. E chiudo con il commento al libro del "Financial Times": "Se volete capire l'evoluzione (…) leggete questo ottimo saggio. E se siete creazionisti leggetelo comunque e poi pentitevi".
Maria Fosca Franzoni

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore