Il diario di Bridget Jones

E' uno di quei casi in cui il film supera il libro in TUTTO. E' vero che lo stile è semplice e anche un po' povero ma alla fine è lo stile del diario. Il personaggio di Bridget è parecchio immaturo al contrario di quello interpretato dalla Zellweger (semplicemente adorabile e unico!), la madre è una persona sgradevole e il finale ti fa pensare che avresti potuto tranquillamente leggere solo l'inizio e la fine visto che il resto è un mix di giornate vuote e lamentele inutili. Se, come me, avete amato alla follia il film, di cui non vorreste cambiare nemmeno una virgola, allora evitate di leggere il libro!

Carino, leggero ma nel film ci si diverte di più, nel libro invece parte dell'ironia della brava Renée Zellweger si perde. Peccato.

Spumeggiante, fantasioso, romantico, ironico, divertentissimo spaccato della vita da single di una giovane donna nella frenetica società attuale. Non annoia mai e lo si rilegge volentieri quando si ha voglia di una lettura spassosa, scorrevole e rilassante. A chi lo critica: si tratta di un "diario", per l'appunto, ed è ovvio che sia una sequenza di eventi (raccontati con esilarante maestria) e non un romanzo che preveda per forza lo svolgersi di una trama definita. Una lettura "leggera" ma non banale!