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Le mie prigioni - Silvio Pellico - copertina
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mie prigioni

Descrizione


1832 Goethe pubblica la seconda parte del Faust e muore a Weimar. Evariste Galois redige la sua memoria sulle equazioni algebriche la notte prima di morire in un duello. Nel Canale di Sicilia sprofonda l'isola Ferdinandea. Viene dato alle stampe presso l'editore Bocca di Torino Le mie prigioni, scritto da Pellico l'anno prima su consiglio del suo confessore. La Polonia è proclamata provincia russa. Viene fondata la società Michelin. Von Clausewitz pubblica Della guerra. Scoppiano rivolte liberali nello Stato pontificio. In Inghilterra viene approvata una riforma della legge elettorale che concede il suffragio ai proprietari di beni immobili. Applaudito scrittore di tragedie fino al 1832, a partire da quella data Pellico inizia a essere fischiato a ogni sua apparizione pubblica. La ragione di questa diffidenza, se non di aperta ostilità, è da cercarsi nella pubblicazione de Le mie prigioni, il libro che "recò più danno all'Austria che una battaglia perduta o cento mazziniani frenetici". Tra il sospetto dei politici e il timore dei benpensanti, era nata questa raccolta di memorie, che si rivelerà decisiva per la formazione della coscienza civile degli italiani. Quella coscienza che tenterà con alterne fortune di fondere passioni civili e pietà religiosa, illuminismo e cristianesimo, e che non può mancare di riconoscere in Pellico il suo glorioso inizio.
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Dettagli

2011
Tascabile
235 p., Rilegato
9788817046664

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Domina Ludi
Recensioni: 5/5

Assolutamente da leggere.

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Rosario Bornino
Recensioni: 5/5

Libro molto bello in quanto ti trasporta nel mondo del carcerato. Pellico si trova senza nulla, ne amici, ne parenti, nessuno... Ma... con il tempo realizza la volontà della sopravvivenza. Ti fa capire molto bene le diverse emozioni del personaggio. Per sensibilizzare la vita è molto adatto

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Francesco
Recensioni: 3/5

Un diario in cui la fa da padrone l'introspezione e le emozioni del protagonista rispetto all'arido racconto della sua esperienza di processato e poi di carcerato. Non è facile da leggere visto il linguaggio usato. Ne consiglio la lettura.

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Conosci l'autore

Silvio Pellico

(Saluzzo 1789 - Torino 1854) patriota e scrittore italiano. Completò i suoi studi a Lione, presso un ricco parente, e acquisì una buona cultura francese. Si stabilì poi a Milano e fu amico di U. Foscolo, V. Monti e di altri letterati italiani, entrando in contatto anche con scrittori stranieri di passaggio (Mme de Staël, Stendhal, Byron, A.W. Schlegel, J.C. Hobhouse). Ottenne un vero trionfo con la Francesca da Rimini, rappresentata nel 1815 da Carlotta Marchionni. Inseritosi nei circoli romantici, precettore in casa del conte Porro Lambertenghi, fu uno dei più assidui collaboratori del «Conciliatore» (1818-19). Introdotto nella carboneria da P. Maroncelli, il 13 ottobre 1820 fu arrestato e poi processato e condannato a morte, ma la pena fu commutata...

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