L'occasione

Questo libro parla di occasioni mancate o colte al momento giusto, e delle scelte individuali compiute a ogni incrocio di percorso, verso l'adempimento d'un destino, verso una destinazione del nostro viaggio esistenziale, in itinerari talvolta parzialmente smarriti e da ritrovare. Una narrazione tra dimensione storica e metafisica, attraverso la corsa affannosa d'un frate del Duecento, di nome Ginepro, angosciato dalla notizia di Francesco d'Assisi morente e le corse febbrili di donne e uomini del nostro tempo alla ricerca d'un sentiero. La prima parte e quella finale hanno notevole qualità stilistica e ben rappresentano il ritmo tragico delle vicende narrate. La parte centrale, quella del mondo dei tossicomani e degli spacciatori e del mondo del volontariato, ha una sorta di ingenuità melodrammatica e linguistica, e un eccesso di spiegazione che toglie il fascino dell'intravisto, seppure anche in questa sezione non manchino squarci narrativi memorabili. Nella nota finale l'autore dice: "Prima di giungere alla scrittura racconto più volte, a voce, la storia, ad ascoltatori attenti. In questo modo, raccontandola, i personaggi, la trama, le azioni, diventano via via più concreti, a volte svelando percorsi non previsti". Forse, nel caso di questo romanzo l'autore avrebbe avuto bisogno di raccontare la storia solo a sé stesso, per cogliere del tutto compiutamente questa importante occasione narrativa; e attendo con molto interesse sue future narrazioni.