Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Tempo di uccidere - Ennio Flaiano - copertina
Tempo di uccidere - Ennio Flaiano - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 219 liste dei desideri
Tempo di uccidere
Disponibilità immediata
14,00 €
14,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fieschi
14,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libreria Fieschi
14,00 € + 5,50 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Tempo di uccidere - Ennio Flaiano - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Vincitore premio Strega 1947

In un'Africa surreale e priva di ogni esotismo un tenente dell'esercito italiano vaga alla ricerca di un medico, guidato dal mal di denti. Si allontana dal campo, rimane solo, si perde. Hanno inizio così, per caso, le sue disavventure. Prima si convince di aver contratto la lebbra, poi fugge, certo di essere ricercato per tentato omicidio, infine si trasforma in ladro e maldestro attentatore, fino ad approdare alla capanna di Johannes, un luogo misterioso e arcano dove può iniziare a guarire. Nato da una conversazione con Leo Longanesi e vincitore del premio Strega nel 1947, "Tempo di uccidere", unico romanzo scritto da Flaiano, è un'intensa allegoria della guerra, messa a nudo con ironica, spietata crudeltà.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2008
Tascabile
312 p., Brossura
9788817067089

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
(8)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(3)
3
(3)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

C. Matar
Recensioni: 2/5

Ci sarebbe molto da studiare, e rivedere, sul modo di scrivere e pubblicare romanzi in Italia negli anni immediatamente successivi al dopoguerra. I problemi degli italiani, in quel periodo, erano semplici ed immediati: fame, freddo, penuria (ma sembra essere cronica ancora oggi) di lavoro, analfabetismo, arretratezza culturale, povertà, difficoltà d’ogni tipo. Neorealismo ed esistenzialismo sembravano corrispondere a dei filoni di rappresentanza collettiva mediati dalle necessità d’una semidistrutta Europa; espressioni che, in poco tempo, si verranno però ad imporre come stilemi da salotto, nient’altro che moda. Quindi che, con un testo come questo, Ennio Flaiano possa aver dato l’impressione di uscire dal coro è di facile comprensione, data la fiorita scrittura. Ma oggigiorno un non so che di morbosamente retorico, pure se ci si rapporta ai canoni di quegli anni, aleggia tra le righe di questo suo unico romanzo. Dove ancora una volta vi è il non eroe che, sempre solo soletto, confligge con le sue idee, le sue paure, le sue debolezze, le sue idiosincrasie, la natura impossibile ed avversa, il caso ed il fato. Un uomo triste e nel contempo buffo a cui il destino riserva di sviluppare esperienze di vita distrattamente complesse e vagamente fantasmagoriche. Il testo è noioso, sebbene comprensibile di come possa aver fatto breccia tra i recensori del tempo. Ma c’era pure un Premio Strega da far esordire tra coriandoli, squilli di tromba e scoppi d’artificio. C. Matar

Leggi di più Leggi di meno
laura
Recensioni: 3/5

Ero molto curiosa di leggere l'unico romanzo di Flaiano, dopo l'esperienza col Diario degli errori. In realtà, la dimensione dell'aforisma e del mottetto era senz'altro più congeniale a questo intellettuale e quel testo è un capolavoro probabilmente non ripetibile. Comunque la prima parte del libro, dallo smarrimento fino all'omicidio di Mariam, è fantastica. Poi la narrazione si avvolge un po' su se stessa, si perdono le coordinate spazio-temporali (scelta voluta, immagino, ma che rende ostica la lettura) e tutto si fa un po' macchinoso. Non mancano comunque i momenti alti e il personaggio del vecchio abissino, solitario e ostinato guardiano della fossa comune, è memorabile. Anche l'ambientazione, una natura ostile e primordiale, in cui l'unico mal d'Africa possibile è la lebbra, lascia il segno. Un libro interessante anche in prospettiva cinematografica. Impossibile non ricollegare alcune scene visionarie a Fellini (il camaleonte è emblematico), così come le tematiche dell'incomunicabilità e dell'esistenzialismo a Antonioni, per i quali Flaiano fu, come è noto, importante sceneggiatore. In conclusione un testo non completamente riuscito, ma che intelligenza...

Leggi di più Leggi di meno
Vito
Recensioni: 4/5

In un’Africa surreale e priva di ogni esotismo un tenente dell’esercito italiano vaga alla ricerca di un medico, guidato dal mal di denti. Si allontana dal campo, rimane solo, si perde. Hanno inizio così, per caso, le sue disavventure. Tempo di uccidere, primo vincitore del Premio Strega nel 1947, non è solo un’intensa allegoria della guerra, messa a nudo con ironica crudeltà, ma una proiezione ferocemente realistica di quello che poteva essere un colono italiano negli anni Trenta: alle macchiettistiche e bonarie rappresentazioni dei soldati italiani “brava gente” e al tronfio italico conquistatore di pulzelle poco più che bambine (leggasi Montanelli), Ennio Flaiano contrappone una maggioranza silenziosa: quella della media borghesia pronta a tutto pur di difendere la propria reputazione. Consigliato

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(3)
3
(3)
2
(1)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Ennio Flaiano

1910, Pescara

Scrittore italiano. Fu giornalista, critico teatrale e cinematografico (per il Mondo di Pannunzio, il Corriere della Sera, l'Europeo, L'Espresso, ecc.), oltre che sceneggiatore di alcuni fra i più importanti film del dopoguerra; fra l’altro collaborò con Federico Fellini a I vitelloni, La dolce vita, Otto e mezzo. Moralista acre e tragico, scrisse opere narrative e prose varie percorse da un’originale vena satirica e da un vivo senso del grottesco, attraverso i quali vengono colti gli aspetti più paradossali della realtà contemporanea: Tempo di uccidere (1947, premio Strega), Una e una notte (1959), Il gioco e il massacro (1970), Le ombre bianche (1972), Autobiografia del blu di Prussia (postumo, 1974), Diario degli errori (postumo, 1977). Toni analoghi...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore