Il ritorno di Catone

Superate le prime 300 pagine di noia si è ricompensati con un bel finale. Sicuramente non all'altezza del primo romanzo.

L''autrice, da brava scrittrice di successo si è volentieri aggregata al filone d'oro che riscrive storia, tradizioni e credenze del cristianesimo, che vede come precursore Dan Brown, e a cui sono iscritti altri illustri scrittori, es. James Rollins. Anche la Asensi non resiste alla tentazione di mostrare una conoscenza della storia ebraica e cristiana ben superiore a quella detenuta da centinaia di storici, filosofi e teologi, la riscrive e ce la propina bella pronta in meno di 600 pagine. Attendo con ansia analoga revisione dell'Islam, ma qualcosa mi dice che resterò deluso. Riconosco le doti di scrittrice dell'autrice; il libro (per quanto contiene...) si legge e si scorre bene e contiene spunti anche divertenti, ma non basta a dimenticare l'enorme mistificazione che propina per sfruttare il filone "Dagli al Cristianesimo, tanto nessuno reclama".

Un romanzo che vuole arrivare sino al punto di mettere in dubbio la storia bimillenaria del Cristianesimo, basandosi su dati storici difficili da negare e fantasia ai limiti della realtà. Una tensione continua dalla prima all'ultima pagina, col classico finale delle fiabe.....