La guerra civile spagnola

Sicuramente questa imponente opera di Beevor non è facilmente fruibile da lettori completamente a digiuno sull’argomento, ma, volendo trattare un tema così difficile per ambientazione, protagonisti, movimenti politici e relazioni internazionali devo dire che l’autore ha svolto un buon lavoro. Il lettore, a volte rischia di perdersi tra le innumerevoli sigle dei partiti e dei movimenti che si rincorrono e cambiano durante la narrazione uniti alle vicende di personaggi importanti e marginali che hanno preso parte alla guerra civile spagnola. Quasi ogni capitolo meriterebbe un approfondimento, che la grande produzione letteraria in tal senso permette, al fine di caratterizzare meglio i protagonisti e le vicende vissute.E’ forse questo il pregio di Beevor, incuriosire il lettore presentando al meglio la panoramica generale del periodo storico analizzato, suddiviso in una sequenza di capitoli ben definiti che, uniti alle note e alle spiegazioni finali aiutano non poco ad approcciare il testo in esame.Buon Libro

Ottimo libro di una grande storico ! Beevor analizza a fondo la situazione sociale spagnola e i due schieramenti contrapposti...la narrazione puntuale corredata di dati e numeri ci fa' capire il perché della vittoria franchista !

Beevor conferma il suo anticomunismo viscerale in un libro che si concentra quasi esclusivamente ad una lunga accusa contro lo stalinismo e i dirigenti spagnoli vicini al partito comunista. Franco e la ferocia dei nazionalisti, con i loro progetti sociali e politici fascisti e oppressivi diventano in pratica comprimari in una narrazione che fa di tutto per trovare ogni critica possibile alla condotta del PCE, tralasciando tutto il resto. Badate bene, neppure critiche alla Repubblica, ma al partito comunista e basta. La condotta delle potenze occidentali, gli interventi di Hitler e Mussolini diventano argomenti marginali, anche se in realtà furono di enorme importanza. Beevor si concentra quasi esclusivamente nel giudicare la condotta comunista, tralasciando peraltro tutte le altre fazioni repubblicane dimenticandosi peraltro il contesto e gli ideali che animavano i repubblicani. Tutto si riduce ad una critica continua al comunismo stalinista. Le operazioni militari dunque sono anch'esse descritte in quest'ottica: un attacco di Franco diventa una normale azione di guerra, le controffensive del comandante Rojo diventano una lunga critica alla condotta comunista. Che finiscano in un successo o in una debacle poco importa. Manca del tutto poi un'analisi dell'impegno logistico e politico delle forze dell'Asse in aiuto della Spagna, come di un'analisi logistica degli aiuti sovietici. Gli ideali e il contesto sociale dei repubblicani viene analizzato solo all'inizio, poi passa completamente in secondo piano fino a sparire. Un consiglio spassionato...preferite Preston o Ranzato, danno una visione più globale e completa del conflitto. E sono anche più piacevoli da leggere a livello sintattico.