Il Maestro e Margherita

Ultimo e compiuto romanzo di Bulgakov.. L’opera è divisa in due parti. Nella prima parte agisce un deus ex machina diabolico. Si tratta di una rappresentazione simbolica del potere arbitrario che condanna alla follia o alla prigionia innocenti o persone ignare dei fatti. E’ evidente la satira nei confronti degli intellettuali, dell’autorità staliniana e dei suoi meccanismi. Woland e i suoi aiutanti, tra i quali un gatto, compiono azioni come anticipare la morte di un personaggio, nel caso di Berlioz, presidente della Massolit, ossia “La casa degli scrittori”, o come riempire le tasche di personaggi ignari con banconote straniere durante spettacoli di magia. La seconda parte è dedicata alla storia di Margherita e del Maestro. La storia del Maestro e di Margherita è stata anticipata dal Maestro stesso a Ivan, suo vicino di cella in manicomio. Ivan è un giovane poeta che, suo malgrado, ha assistito alla prima apparizione dei personaggi diabolici e alla morte preannunciata di Berlioz. Il Maestro è l’autore di un romanzo su Ponzio Pilato e la condanna a morte di Gesù. Capitoli di questo romanzo, che hanno come protagonisti Ponzio Pilato (nella prima parte) e Levi Matteo (nella seconda parte), s’intrecciano con la storia principale. Margherita è una donna che sembra muoversi a metà tra il mondo reale e il mondo sovrannaturale. Viaggia in cielo per raggiungere l’ambiente di Woland e prende parte a un ballo in maschera. Accetta il patto col diavolo per salvare il Maestro. Personalmente, ho preferito la prima parte alla seconda.

Molto piacevole, a parte qualche parte in cui Bulgakov descrive con molti particolari certi ambienti.

Sono rimasta con il fiato sospeso per tutto il tempo della lettura. Sono stata catturata dalle avventure dei vari personaggi. Mistero, magia e soprannaturale condiscono il racconto. Lo rileggerò sicuramente.