Eneide

Troppi errori di stampa, specialmente i nomi di persona moltissime volte scritti con l'iniziale minuscola. Non ci si possono permettere quando si vende un libro. Inoltre le note sono troppo scarse se consideriamo che abbiamo a che fare con un testo ricco di citazioni ed allusioni che non tutti possono afferrare (anche se ammetto che difficilmente un principiante si metterebbe a leggere l'Eneide per piacere personale). Al di là dell'edizione in sé, per quanto riguarda la traduzione di Annibal Caro, trovo che sia un po' troppo arcaica, sicuramente più delle rispettive traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea da parte di Monti e Pindemonte, quindi difficile da leggere anche se comunque piacevole. Per quanto riguarda invece l'opera, personalmente ho apprezzato molto soltanto gli ultimi quattro libri, ovvero dall'inizio della guerra fino al duello finale, e nella parte iniziale la narrazione della fuga da Troia, mentre nel resto del volume mi hanno annoiato le troppe digressioni, spesso poco interessanti (soprattutto quelle celebrative di Roma, di cui però purtroppo si sa, Virgilio non poteva fare a meno). Ovviamente non voglio togliere nulla al grande valore di quest'opera, che però come si sarà capito reputo senza dubbio inferiore a entrambi i poemi omerici.