Che cosa è il Medioevo. Percorsi storiografici tra Quattro e Ottocento

scheda di Sergi, G., L'Indice 1996, n. 7

È un'opera che introduce al medioevo lavorando di chiarimenti sul concetto di età di mezzo, sulla cronologia, sulle tappe di svolta nelle interpretazioni del periodo.La "Parte prima" (intitolata ai "percorsi" del sottotitolo generale del libro) ha capitoli lucidi e molto chiari, che programmaticamente non danno mai alcuna conoscenza per scontata e sono sempre contenuti entro le dieci pagine (fa eccezione, ma di poco, quello dedicato a Robertson e Gibbon).La tecnica espositiva non è quella del trattato sistematico: è stata scelta una pluralità di "ingressi" al grande tema, dall'idea di medioevo delle "tenebre" alla fortuna della data 476, dall'Italia delle città (connessa con la storiografia umanistica e rinascimentale) all'attenzione per le borghesie (connessa con la storiografia nata dalla rivoluzione francese). La "Parte seconda", dal titolo Letture, è tutta dedicata a come si è riflettuto sul medioevo come parte - più o meno accettata, più o meno condivisa - di una generale periodizzazione: gli autori antologizzati sono Croce, Pomian, Ariès, Barraclough, Vercauteren, Capitani, Esch, Koselleck.Ottime scelte. Un'osservazione complementare alla pagina precedente dell'"Indice": di questi autori ben quattro (Pomian, Vercauteren, Capitani, Esch) non si trovano nel "Dizionario di storiografia".