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Lettere a Isabella (1784-1828) - Ippolito Pindemonte - copertina
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Lettere a Isabella (1784-1828) - Ippolito Pindemonte - copertina
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Descrizione


Le quasi 500 lettere di Pindemonte a Isabella Teotochi Albrizzi costituiscono il nucleo numericamente più consistente tra quelle pervenuteci del letterato veronese e coprono un arco di tempo che va dal pieno neoclassicismo a un già consolidato romanticismo attraversando, da Verona a Venezia, da Milano a Firenze, l’ultimo quindicennio di vita della Repubblica veneta, il triennio giacobino, l’intera età napoleonica e i primi lustri della restaurazione austriaca nel Lombardo-Veneto, fino alla morte di Pindemonte.

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Dettagli

2000
1 dicembre 2000
LXXVIII-414 p.
9788822249425

Conosci l'autore

(Verona 1753-1828) poeta italiano. Ricevuta una rigida educazione classicistica alle scuole di Modena e di Verona, nel 1779 si recò a Roma e fu accolto in Arcadia col nome di Polidete Melpomenio; di lì raggiunse Napoli, la Sicilia e Malta. Trascorse poi alcuni anni nella quieta villa di Avesa (presso Verona), finché, tra il 1788 e il 1790, compì un lungo viaggio all’estero, sostando per qualche tempo a Parigi (dove conobbe V. Alfieri e si entusiasmò per le idee rivoluzionarie) e in Inghilterra. Tornato in Italia, si dedicò agli studi e assistette indifferente ai trionfi di Napoleone; nel 1796 le truppe francesi danneggiarono gravemente la sua casa di Avesa, sicché fu costretto a dimorare ora a Verona ora a Venezia.Dopo alcune versioni dai classici e da Racine (Berenice, 1774), P. esordì in...

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