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Il male non dimentica. La Trilogia del male. Vol. 3
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Il male non dimentica. La Trilogia del male. Vol. 3 - Roberto Costantini - copertina
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male non dimentica. La Trilogia del male

Descrizione


Libia, 31 agosto 1969. La madre di Mike, Italia Balistreri, precipita da una scogliera, e quella notte Muammar Al Gheddafi rovescia la monarchia prendendo il controllo del Paese. Suicidio o delitto? Per oltre quarant'anni la risposta a quella domanda rimarrà nascosta al centro di una rete inestricabile di menzogne, tradimenti e lotte per il potere. Roma, estate 2011. Mentre la Primavera araba scuote il Medio Oriente e la Libia precipita nella guerra civile, il feroce omicidio della giovane Melania Druc e di sua figlia fa rincontrare Michele Balistreri, ora commissario capo della Omicidi, e la giornalista Linda Nardi, cinque anni dopo la conclusione della caccia all'Uomo Invisibile. Ma l'indagine, che Linda vuole e Michele no, finirà per travolgere la parvenza di serenità conquistata da un uomo stanco di vivere, costringendolo ad affrontare un passato mai veramente sepolto. E questa finale discesa agli inferi, che lo riporterà in una Tripoli devastata dalle bombe della Nato, sarà per Balistreri l'ultima occasione per guardare finalmente negli occhi il ragazzo che era stato e una verità che ha inseguito e sfuggito per tutta la vita.
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Dettagli

2014
3 settembre 2014
525 p., Rilegato
9788831711173

Valutazioni e recensioni

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Recensioni: 5/5
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Sab
Recensioni: 5/5
Bellissimo

Non solo un ottimo giallo ma anche un libro interessante sotto l’aspetto storico Una trilogia che mi ha appassionata, molto raccomandato

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Davide
Recensioni: 5/5

Libro bellissimo che chiude nel migliore dei modi la trilogia. Costantini riesce a descrivere alla perfezione la profondità e le sfumature dell'animo umano. Non voglio soffermarmi sulle qualità di questo romanzo, va consiglio vivamente di leggerlo, sembra di ritrovarsi il Libia costretti a lottare contro il Ghibli e la sabbia. Voto 5/5

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Davide
Recensioni: 5/5

Libro che chiude alla perfezione la trilogia che ha come protagonista Michele,Mike,Michelino Balistreri. Non voglio continuare ad esaltare le abilità dello scrittore, ma in questo ultimo capitolo, Costantini mi ha fatto toccare con mano l'abisso della profondità dell'essere umano. Amore, odio, amicizia, disperazione, fratellanza, invidia, rabbia, frustrazione, passione, in questo libro non manca niente, il tutto viene sbattuto in faccia al lettore con estrema maestria. Il finale poi, strappa una lacrima e un senso di leggera malinconia. L'unico problema rimane l'avidità del lettore di consumare ancora altre pagine di questo capolavoro. Consigliatissimo.

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Voce della critica

  Con Il male non dimentica si chiude la trilogia noir del commissario Michele Balistreri, legando nuovi delitti e antiche tragedie, corruzione politica italiana e congiure internazionali, traumi familiari e primavere arabe. Dopo Tu sei il male (2011) e Alle radici del male (2012), Ro–berto Costantini dipana l'ultimo pannello del suo trittico riannodandolo instancabilmente a una data (31 agosto 1969) e a un luogo (Tripoli) emersi nel secondo libro. È il giorno in cui Italia Balistreri, la madre del protagonista allora adolescente, muore in Libia precipitando da una scogliera (delitto? suicidio?); è la notte in cui Gheddafi prese il potere e l'Italia perse l'ultimo lembo di un impero co–loniale fantasma. Ma si sa, i fantasmi non trovano né danno pace. E così avviene in questo terzo capitolo, dove il passato sembra non passare mai del tutto ma riemerge in nuovi sanguinosi fram–menti. Il presente è una fragile maschera che si sfalda sotto gli occhi dei lettori. Siamo nel 2011: le primavere arabe sconvolgono i corrotti regimi postcoloniali, in Libia il potere di Gheddafi è al collasso, con l'aiuto delle bombe occidentali si sta scatenando una feroce guerra civile. A Roma il commissario Balistreri, ora stanco poliziotto in attesa della pensione, e la giornalista Linda Nardi si incontrano di nuovo: per trovarsi trascinati in un'indagine che è un viaggio all'inferno, perché il male ha nel passato e col passato (prossimo e/o remoto) un conto ancora aperto che deve esser saldato nel presente. Se nei pannelli precedenti la narrazione scorreva a intermittenza su almeno due linee temporali divaricate (alternando il presente del disilluso commissario Michele al passato dell'illuso, violento, giovane Mike Balistreri), qui il racconto si fa anche più complesso. C'è una rete di voci narranti che si alternano, ora in prima e ora in terza persona; ci sono due livelli spazio-temporali che si contendono il primo piano; c'è una serie di delitti e complicità politiche che ha le sue radici nel pas–sato; ci sono identità fittizie che si scollano e mostrano il volto di vecchi burattinai; c'è infine un se–greto privato che deve trovare il suo svelamento. Costruendo il finale della sua trilogia noir come un meccanismo a orologeria, Roberto Costantini riprende coscientemente il modello di altri trittici (su tutti, la Millennium Trilogy di Stieg Larsson, ma anche la più lontana Trilogia di Marsiglia di Jean-Claude Izzo). Lo scopo del noir infatti non è quello di raccontare e risolvere crimini individuali, non ha nes–suna intenzione di rassicurare il lettore come nel giallo classico, ma punta all'esatto contrario. La trama investigativa diviene il mezzo per raccontare non tanto i delitti privati ma i mali della società, la corruzione sotterranea. Non a caso, la critica sostiene che il noir non deve far "evadere" il lettore, ma "invaderlo". La Trilogia del male rispetta fino all'esasperazione i codici del noir: nella successione dei ro–manzi il poliziotto Michele Balistreri è sempre più un antieroe e sempre meno un eroe, sempre meno un soggetto che indaga la violenza e sempre più un oggetto indagato dalla violenza (sua e altrui). Lo conferma il sorprendente finale.   Lina Zecchi    

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La recensione di IBS

Premio Speciale Giorgio Scerbanenco – La Stampa 2014.

Sempre più frequentemente la narrativa di genere (in particolar modo il romanzo giallo) si offre agli scrittori come pretesto per indagare i misteri, uno strumento per fotografare la parte oscura e malata di un paese. Sempre più spesso il noir attinge dalla realtà pescando spunti d'indagine così interessanti che nemmeno la più arguta fantasia sarebbe in grado di restituire con altrettanta ricchezza e disinvoltura.
Un esempio illustre è in questo senso Stieg Larsson con la sua Millennium Trilogy in cui ha narrato al popolo svedese gli aspetti più dolorosi e spietati del loro Paese. A guardar più vicino ci vengono in mente Massimo Carlotto o Antonio Manzini che hanno raccontato una parte dell'Italia corrotta e politicamente scorretta, ma nessuno più di Roberto Costantini si è servito di questo espediente letterario per costruire un'intera trilogia che descrivesse, senza sconti e senza indulgenze, la faccia nera dell'Italia in cinquant'anni di storia. Tre romanzi, impegnativi e dall'ampio respiro, caratterizzati tutti da un denominatore comune: il male.
Il trittico, iniziato nel 2011 con Tu sei il male, e seguito da Alle radici del male, si conclude ora con un'ultima puntata che suona come un monito: Il male non dimentica.
Ė come se Costantini avesse voluto mettere nelle mani di una giustizia letteraria, incarnata da un commissario ribelle, scomodo e struggente, le violenze, il marcio, gli scandali economici e i delitti irrisolti di mezzo secolo italiano (dagli anni ’60 ai giorni nostri) perché, come scrive l'autore: «la verità richiede tempo. Spesso un'esistenza intera». Cinquant'anni di storia della nostra nazione, perché se si vogliono cambiare le cose bisogna conoscere le radici.
Il male non dimentica, così come gli altri romanzi della trilogia, corre su due linee temporali differenti ma che si intrecciano molte volte durante la narrazione: la Tripoli degli anni '60, terra natia di Mike Balistreri, teatro di tensioni politiche ed economiche culminate con l'ascesa al potere di Gheddafi e la conquista, il 31 agosto del 1969, della Libia; e la Roma degli anni nostri, bella e indolente, colma di splendore e violenza.
Quel 31 agosto segna una frattura dolorosa nella vita dei libici, ma è anche una data indelebile per il nostro protagonista perché una tragedia lo cambia per sempre: sua madre Italia Balistreri cade giù da un dirupo. Omicidio o suicidio? Per quarant’anni questa domanda non avrà risposta e Mike, che in seguito era fuggito via da Tripoli e dai suoi demoni, si trova ora faccia a faccia con la sua storia personale più crudele.
Nel frattempo a Roma dovrà fronteggiare l'arrivo dell'indimenticata Lidia Nardi e seguire, insieme a lei, le indagini per l’omicidio efferato di una donna e di sua figlia. Una discesa nell’abisso del male, fatto di intrighi internazionali, Ior, finanza corrotta e stermini. Questa sarà anche la sua ultima occasione per combattere i fantasmi del passato e cercare una verità da cui è fuggito ma che da sempre lo tormenta.
Costantini chiude il cerchio. Pone l'ultimo tassello ad un’eccellente epopea che ha il merito di racchiudere al suo interno storia politica, indagine psicologica e tensione narrativa che cala il lettore in un vortice di rivelazioni e colpi di scena magistrali. Un romanzo vero e feroce che esplora, senza falsa retorica, i conflitti che hanno attraversato la nostra società e invita a riflettere su quanto sia labile il confine che separa il bene dal male e i colpevoli dagli innocenti. Un noir complesso e ambizioso che altro non è che la fotografia del declino di un Paese.

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Conosci l'autore

Roberto Costantini

1952, Tripoli (Libia)

Ingegnere, consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California). È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna Business Administration. È autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016. In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione....

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