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Anno edizione: 2020
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Costruito unendo elementi reali a finzione letteraria, il romanzo di Ibuse parte dalla descrizione della vita quotidiana dei contadini nei dintorni di Hiroshima, descrivendo con attenzione i loro gesti di ogni giorno, la natura che li circonda prima e dopo la guerra, rendendo perfettamente la loro inconsapevolezza e il loro stupore nei confronti di qualcosa che non potevano capire, che non potevano affrontare ma che, con coraggio, scelsero di non fuggire: la storia ci dice che le vittime dell’olocausto atomico rimasero anni all’oscuro della reale entità della sciagura, rimanendone quindi vittime ignare.
La mattina del 6 agosto 1945 Yasuko si trova in un sobborgo di Hiroshima, e suo zio Shigematsu è alla stazione in attesa del treno x recarsi al lavoro. Alle otto e venti, un terribile boato e una luce accecante, un globo di fuoco cangiante, poi una nube di fumo nero a forma di fungo incombe sulla città. La ragazza, insieme con altre donne del villaggio, con mezzi di fortuna torna a Hiroshima x cercare i parenti, mentre Shigematzu, ustionato dal calore, attraversa a piedi la città devastata e in fiamme. Non è una cronaca, poiché Ibuse non si trovava a Hiroshima, ma un romanzo in cui egli presenta, attraverso il diario di alcuni personaggi di fantasia divenuti voce narrante, la testimonianza dei superstiti sulla tragedia nucleare e i giorni successivi. Sono immagini sconvolgenti e angoscianti, con gli ustionati con la pelle a brandelli, i lineamenti gonfi e irriconoscibili agli stessi parenti, con centinaia di cadaveri x le strade e nel fiume, le ossa calcinate dal calore. Un'orribile pioggia nera ha macchiato i corpi dei sopravvissuti, che non riescono a lavarla via. Anche chi è sfuggito allo scoppio e agli incendi comincia a morire, colpito da diarrea, vomito, debolezza. La storia di Shigematsu e della sua famiglia è il simbolo dell'olocausto nucleare vissuto dai civili, troppo sconvolgente x non essere realtà. Il romanzo si svolge in tempi diversi, nel 1950 quando un pretendente chiede in sposa Yasuko, ma vuole essere certo che sia esente dalla "malattia atomica", che porta alla morte entro pochi anni, e nel 1945 nei giorni della bomba. I salti temporali e i molti riferimenti a usi giapponesi sconosciuti in occidente rendono il racconto un po' confuso, ma è interessante conoscere anche il tentativo di tornare alla vita normale, in una città che gli americani avevano considerato inabitabile x i successivi settantacinque anni. Sempre presenti i tratti della cultura giapponese: pacatezza, pudore, delicatezza, responsabilità, rispetto delle tradizioni degli antenati.
Dopo quello che sta accadendo a Fukushima, ho avuto la curiosità di leggere questo libro che descrive la tragedia del 6 agosto a Hiroshima e gli effetti devastanti della bomba atomica sulla popolazione. Il libro è una specie di diario nel quale si raccontano esperienze diverse. Inesorabili i destini dei vari personaggi. Tutto ciò che è descritto non è poi così lontano da noi.
Recensioni
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