Alcesti. Testo originale a fronte

Tutto comincia perché - come spesso accade nelle storie greche - uno degli dèi vuole proteggere il suo protetto, Admeto, dalla morte e lo porta a chiedere ai suoi genitori e a sua moglie di sacrificarsi per lui. È proprio la moglie, giovane madre nel fiore della vita, che accetta di dare la sua vita in cambio di quella di Admeto. Perché lo fa? Per amore. E da lì nasce - e scusate se è poco -, da quello che mi pare, l’immaginario di un amore assoluto, che Alcesti vuole (e pretende che il marito glielo prometta) che duri per sempre, anche oltre la vita. Questo è amore e morte. Questo è l’amore che acquista il suo senso nel riflesso della morte. I greci avevano la capacità di scrivere con le parole meno astratte del loro repertorio delle verità assolute, di una bellezza ancora da incanto. “Alcesti” strazia e lascia a bocca aperta, soprattutto nel suo finale imprevisto.