L' amico di Stalin

Ho avuto il piacere di leggere il libro a seguito della breve recensione riportata da Panorama, in cui l'autore spiegava di aver realizzato l'opera a seguito di una richiesta di scrivere una sceneggiatura sul terrorismo (fenomeno tornato drammaticamente d'attualità). Ho riscoperto un nuovo modo di rileggere la Storia, cioè con gli occhi dei protagonisti e come in questo caso dei comprimari che hanno fatto veramente la Storia, nel bene e nel male, attraverso la vicenda umana molto ben narrata e coinvolgente. Mi chiedo se l'autore abbia previsto che il libro possa essere pubblicato nei Paesi dove è stato contestualizzato il libro, che per altro dimostra di conoscere molto bene,e se ritiene che possa essere un valido contributo ad una certa opera di revisionismo storico che credo possa culturalmente far riscattare le nuove generazioni.