L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1992
Anno edizione: 2013
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Si sente subito che questo relativamente vecchio testo sulla casualità, dal titolo che sicuramente rende meglio in italiano che nell'originale è stato scritto da un fisico. Lo stile è indubbiamente diverso da quanto avrebbe fatto un matematico, e credo che il lettore curioso lo troverà sicuramente accettabile, ancora di più al giorno d'oggi: avere capitoli brevissimi, di poche pagine ciascuno, aiuta la lettura. L'approccio alla matematica del caos è a mio parere reso molto bene, partendo dal caso e mostrando come caso e caos non sono affatto la stessa cosa. Ho trovato molto interessante la parte centrale, dove il concetto di entropia è spiegato in maniera diversa dal solito e soprattutto viene fatto un parallelo molto interessante tra la visione classica e quella quantistica; non ho capito perché anche Ruelle - ma dev'essere una mania dei fisici - decida poi di fare metafisica nelle ultime pagine del libro, che si possono tranquillamente trascurare. Nulla da eccepire sulla traduzione: ma com'è che Libero Sosio ha anche tradotto dal francese, e non solo dall'inglese?
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
scheda di Gallimbeni, R., L'Indice 1992, n. 7
Nel 1971 David Ruelle e Floris Takens formularono una teoria in grado di spiegare il comportamento turbolento dei fluidi attraverso la comparsa di particolari regimi di moto caotico, da allora noti come attrattori strani.
A quell'epoca, occuparsi del caos non costituiva particolare ragione di merito (nonostante predecessori illustri quali Poincaré e Landau). Il lavoro di Ruelle e Takens era ispirato alle ricerche formali del matematico americano Smale: al di fuori della comunità scientifica, si sarebbe iniziato a parlare di caos verso la fine degli anni settanta, grazie alla pubblicazione di alcune opere di Mandelbrot e di Feigenbaum, mentre l'evidenza sperimentale degli attrattori strani sarebbe stata verificata solo nel corso degli anni ottanta.
A vent'anni di distanza, il libro di Ruelle affronta più il ruolo del caso nelle teorie fisiche e nella ricerca, che le sorti recenti degli studi e delle speculazioni sul caos. Non si tratta di un'opera divulgativa, ma piuttosto di una biografia scientifica senza soggetto, dove oggetti interdisciplinari si avvicendano in una trama d'autore.
Si passa dalla teoria delle probabilità alla turbolenza, dal caos all'economia, dalla meccanica statistica a quella quantistica, dalla teoria dell'informazione alla biologia.
Gran parte dei collegamenti sono affidati al caso, inteso però come categoria euristica: elemento costitutivo tanto della teoria ergodica e della meccanica quantistica (da un punto di vista epistemologico) quanto delle strategie di gioco ottimali e della selezione naturale (da uno quasi vitalista).
Secondo Ruelle, tra l'altro, sembra che il caso intervenga anche nella scelta dei lavori da pubblicare da parte delle riviste specializzate. Nel libro vengono illustrati diversi aspetti tecnici e indicati molti percorsi di approfondimento. L'esposizione è accessibile, anche se resta da colmare parte della distanza che separa le astrazioni della fisica matematica dalle informazioni a disposizione di un generico destinatario colto. La difficoltà può essere costituita più che dalla novità delle nozioni, dalla sintesi estrema del cammino dell'astrazione: un po' artificiosamente, la divulgazione scientifica di buon livello si limita in genere ai risultati. Per quanto in alcuni casi anche Ruelle manchi di riprodurre la nascita di un'idea, non ne trascura il contesto fatto di persone, carte e bocciature sorprendenti.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore