La figlia più bella

Leggendo la trama di questo libro sono stata molto motivata a leggerlo, mi aspettavo una indagine serrata da parte di Melis e invece .. è un continuo rigirarsi tra i sospettati, concentrandosi su tutto tranne che sulla morte della ragazza. L'unica cosa che si salva è proprio Melis, che ha delle idee, delle intuizioni... Insomma, l'unica cosa che fa progredire le indagini. Allo stesso tempo tutto quello che è attorno a lui è lento, confuso, annacquato. Finale affrettato a cui siamo arrivati senza alcun senso sembra, probabilmente doveva concludere e non sapeva più come prolungare. Ammetto che il finale è stato totalmente inaspettato.

La storia è forse gracile, ma gli spunti ironico-eruditi numerosi e davvero gustosissimi. Lettura molto piacevole

L'autore non dimentica mai dare di sfoggio della sua grande cultura, anzi, sembra troppo impegnato e attento al contesto sociale, per dedicarsi alla trama di questo romanzo che di giallo ha soltanto il sole di Luglio. La lettura è resa difficoltosa dai frequenti e improvvisi cambi d'argomento e dalle eccessive divagazioni linguistiche (o arricchita dipende dai gusti). Anche Melis, impantanato nella grassa padana, sembra un questurino con la puzza sotto il naso. Pare dica ghe pensi mi e poi tutto si risolve per caso. Didascalico e saccente fin che si vuole, ma se si vuol leggere qualcosa di buon livello, se piace l'italiano colto e non si temono le citazioni dotte, allora Tuzzi è quello giusto.