La corona di spade. La ruota del tempo. Vol. 7

Il settimo volume di Jordan perde qualche colpo. Non tanto in termini di fluidità, perchè il romanzo riesce ad essere scorrevole nonostante la mole. Il problema principale risiede in una parte centrale statica (ebou dar) ed un finale abbastanza frettoloso e che non regge da qualunque punto di vista lo si voglia guardare. Nonostante questo, alcune chicche vengono seminate qua e là, ma soprattutto si assiste all'incredibile maturazione di Mat, il quale diventa uno dei personaggi più interessanti di tutta la saga. l'entrata in scena di Moridin e Cadsuane arricchisce positivamente un grande mosaico di personaggi che si muovono sullo sfondo mentre Ta'rmon gaidon si avvicina. Nel complesso parliamo di un buon romanzo, ma sicuramente il peggiore di Jordan scritto fino a questo momento. Diciamo che il mestiere rimane, ma si assiste ad un calo abbastanza evidente rispetto ai primi 4 libri.

veramente lento allo sfinimento; che senso ha descrivere ogni pensiero di ogni personaggio e soprattutto ripeterlo ogni volta che la storia torna su di lui? e così con tutti!?!?!... le caratteristiche e ideologie dei personaggi ormai ce le siamo fatte se non dal primo e secondo libro, dal terzo...

Non condivido tutte le critiche che vengono mosse al settimo volume della saga di jordan.Il ritmo è sicuramente più lento(dopo il finale con i fuochi d'artificio del sesto libro c'era d'aspettarselo) e si tratta comunque di un libro di passaggio.La crescita e il cambiamento dei protagonisti vengono però trattati divinamente.Rand continua a diventare sempre più duro,mentre mat arriva ad acquisire sempre più maturità,senza però perde la sua proverbiale verve comica.La ciliegina sulla torta è, però, il nuovo personaggio moridin, davvero misterioso e inquietante,soprattutto con le azioni che compie nell'ottimo finale.