L'apprendista assassino. Trilogia dei Lungavista. Vol. 1

Grande saga. Un libro tira l'altro, nonostante il numero delle pagine! Bel fantasy.

Bello. Il romanzo a prima vista è "lungo", nel senso che ha molte pagine, cosa che può spaventare, ma che scorrono così velocemente da metter voglia di leggere il successivo. Primo volume della saga, racconta la storia del protagonista sin dalla sua prima infanzia, fino a diventare praticamente un uomo. Il libro è affascinante, non solo per quelle che potremmo chiamare "magie", quali "l'Arte" e "lo Spirito", o per la narrazione che non "intoppa" la lettura, ma anche perché ogni risvolto non è mai scontato, ti sorprende sempre. Ve lo raccomando

"L'Apprendista Assassino", e in generale la trilogia dei Lungavista, ha un esordio e un andamento piuttosto lento, complice le tante e bellissime descrizioni su cui l'autrice si sofferma. Per qualcuno potrebbe essere sinonimo di pesantezza, per me è un punto di forza. Lasciamo l'azione dinamica e sfrenata ai film: un libro deve saper raccontare più di una semplice storia, e Robin Hobb ci riesce. Usa le parole per mostrarci i personaggi che ha creato, attraverso gli occhi e la mente del protagonista Fitz. Il personaggio di Fitz è semplicemente umano: non eccelle particolarmente, ma non è neppure una mezza calzetta; direi che è un giusto compromesso. Grazie alla sua "normalità" in questo senso, è sorprendentemente facile immedesimarsi in lui, il che rende la storia molto più godibile e avvincente. Se vi piacciono gli epic fantasy, le storie intrise di magia e mistero e gli intrighi di re e principi, questa trilogia e Robin Hobb sono pane per i vostri denti!