I pilastri della creazione. La spada della verità. Vol. 7

Il cambio di prospettiva nella narrazione delle vicende di questa saga fantasy rompe lo schema che pareva ormai consolidato nei capitoli precedenti. Questo è un bene ma Goodkind, per una serie di ragioni, non lo sfrutta a dovere. Il romanzo è pieno di ripetizioni, la storia avanza lentamente e manca quel qualcosa che muove i protagonisti. Jenner vuole uccidere Richard, suo fratellastro e protagonista indiscusso della saga. Tutto gira intorno a questo e Goodkind lo ripete centinaia di volte. C'è poco altro in questo libro. C'è un altro fratellastro cattivo, un bruto, che si inserisce nella storia senza poi risultare poi così influente. Manca una spalla che sdrammatizzi un po' lo stile a volte melenso e infantile dell'autore, ruolo che di solito è affidato al mago Zedd, qui purtroppo assente. In definitiva un romanzo eccessivamente lungo e ripetitivo nel quale vengono date spiegazioni inutili, come se il lettore fosse un bambino. Il finale è affrettato e confuso, perfino improbabile oltre che prevedibile. Spero sia solo un passo falso e non l'inizio della caduta verso il basso di questa saga.

Decisamente non ci siamo, in questo libro della saga veniamo a conoscenza di nuovi personaggi che potevano essere sicuramente interessanti ma non da dedicargli un libro a parte. Ma veniamo a noi, in questo libro la storia di Richard si spezza bruscamente per conoscere la sua sorellastra e la sua storia da fuggitiva. Ci sono elementi interessanti ma non sono sufficienti per portare un intero libro avanti senza aggiungere nulla alla storia e farla andata avanti. Mi dispiace ma non posso dare più di due stelle.

Libro intrigante e non si possono dimenticare le perle del mago che in qualche modo aiutano il Cercatore ad andare avanti.