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Potere regolamentare e sindacato giurisdizionale. Disapplicazione e ragionevolezza nel processo amministrativo sui regolamenti - Fabio Cintoli - copertina
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Potere regolamentare e sindacato giurisdizionale. Disapplicazione e ragionevolezza nel processo amministrativo sui regolamenti
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Potere regolamentare e sindacato giurisdizionale. Disapplicazione e ragionevolezza nel processo amministrativo sui regolamenti - Fabio Cintoli - copertina

Descrizione


Nel volume si conduce una ricerca che parte da due dati di fondo. Il primo è una sorta di ambiguità che ha contraddistinto per lungo tempo il processo amministrativo sui regolamenti, a metà tra la giurisdizione di diritto oggettivo e di diritto soggettivo. Questo processo è molto camhiato nei confronti dei provvedimenti, ma non altrettanto nei riguardi dei regolamenti. Il giudice amministrativo ne ha sì pronunciato l'annullamento, ma non sempre ha mostrato di esercitare un sindacato penetrante sulla norma secondaria. Solo di recente lo stesso giudice ha riscoperto la disapplicazione, ma non è giunto fino al punto di considerarla l'unica possibile forma di intervento. Il secondo dato è costituito dalle profonde trasformazioni che, sul versante del diritto sostanziale, hanno inciso sui regolamenti: dalle determinazioni generali delle autorità indipendenti ai nuovi poteri regolamentari di Stato, Regioni ed enti locali risultanti dalla riforma del titolo V della Costituzione, attuata con L. cost. 18 ottobre 2001. n. 3. Sono novità che chiamano in gioco anche l'effettività del controllo giurisdizionale. Lungo questi due filoni si snoda il percorso dell'autore, fino a congiungerli nel quesito centrale se il processo amministrativo si addica o meno, oggi, al "problema" dei regolamenti.
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Dettagli

2
2007
1 settembre 2007
Libro tecnico professionale
367 p., Brossura
9788834874479
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Indice

Premessa alla II Edizione. – Introduzione. – Parte Prima: L’effettività della tutela nel processo amministrativo e il problema dei regolamenti. – Sezione Prima: I. Effettività della tutela giurisdizionale e processo amministrativo dopo la legge 21 luglio 2000, n. 205. Lo sviluppo del processo oltre l’annullamento. – II. Cognizione sul fatto e giurisdizione piena, di spettanza, concentrata. Giurisdizione di diritto soggettivo e selezione giudiziale degli interessi. – III. Effettività della tutela e giurisdizione sui regolamenti. – IV. Segue. Le critiche dottrinali nei confronti del giudizio amministrativo in tema di regolamenti. – V. Le altre forme di tutela sui regolamenti. La disapplicazione dei regolamenti del giudice ordinario. La Corte costituzionale ed i regolamenti. La tesi di Mortati. Esposito e la sindacabilità del “diritto vivente regolamentare”. – VI. Segue. Attualità della questione e prospettive di riforma. – Sezione Seconda: VII. Il potere regolamentare del Governo. In particolare: regolamenti indipendenti, di delegificazione e principio di legalità. – VIII. Segue. Delegificazione e nullità del regolamento. – IX. Il potere regolamentare dopo la riforma del titolo V della Costituzione attuata con la legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3. – X. Segue. La seconda edizione della fuga dal regolamento. La crisi del nuovo parallelismo tra potere legislativo e potere regolamentare. Le ragioni della flessibilità e la sussidiarietà dinamica. – XI. Segue. I riflessi della flessibilità interpretativa e della sussidiarietà dinamica sul potere regolamentare statale. Orientamenti della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato. – XII. Segue. Il sistema delle Conferenze. Accordi, intese e competenze per materia sui regolamenti. – XIII. Segue. I regolamenti degli enti territoriali. Invalidità del regolamento. “Risultato” e principi generali. – XIV. Le prospettive ed i limiti del potere regolamentare statale. Indicazioni ricostruttive. L’art. 5 del codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 163/2006). – XV. Segue. Le vie di sbocco per il potere regolamentare statale: a) Corte cost., sent. n. 303/2003; b) le materie trasversali; c) gli accordi in Conferenza Stato-Regioni. – XVI. Segue. Accordi Stato-Regioni ed efficacia specificativa. Fondamento e riflessi processuali. – XVII. I regolamenti degli enti locali. La portata dell’art. 117, 6° comma, nella dottrina. Principio di legalità ed esigenza di una lettura sistematica. Il problema della cedevolezza. – Sezione Terza: XVIII. Regolamenti delle autorità indipendenti. Introduzione al tema. Il potere di regolazione. – XIX. Il primo livello: il fondamento costituzionale del potere normativo delle autorità. – XX. Il secondo livello. I regolamenti delle autorità in relazione al principio di legalità ed alle riserve di legge. Le opinioni favorevoli ai regolamenti “per obiettivi” ed ai poteri impliciti. – XXI. Segue. Le opinioni che affermano la prevalenza del principio di legalità sostanziale e delle riserve di legge sul potere normativo delle autorità. – XXII. Segue. I principi e le garanzie dell’ordinamento nei riguardi dei regolamenti “per obiettivi”. Ancora sui limiti al potere regolamentare. – XXIII. Il terzo livello. Regolamenti delle autorità indipendenti e garanzie procedimentali. – XXIV. Segue. L’art. 23 della legge n. 262/2005 (legge “sul risparmio”). Obbligatorietà della motivazione e del procedimento per consultazione. – XXV. Segue. L’AIR (analisi di impatto della regolamentazione). – XXVI. I vizi del procedimento di consultazione pubblica e l’art. 21-octies della legge n. 241/1990. – Sezione Quarta: XXVII. Prime considerazioni ricostruttive. Poliformismo del potere regolamentare e tutela giurisdizionale. – Parte Seconda: Le origini del processo amministrativo sui regolamenti. – I. I limiti al potere regolamentare nel pensiero di Cammeo e Orlando. – II. Segue. Analogie e diversità tra atto amministrativo e atto normativo ai fini del controllo di giurisdizione. – III. Il regolamento e la teoria formale-sostanziale: il regolamento come atto amministrativo “improprio”. Tutela dei diritti e dell’interesse legittimo oppositivo nello Stato liberale. Il fondamento di legalità del regolamento nel pensiero di Zanobini. – IV. La giurisprudenza degli anni ’30 e il favor per un controllo speciale sui regolamenti: il caso De Marco-Comune di Napoli e il caso Bacherini-Comune di Firenze. – V. Le resistenze dottrinali alla equiparazione dei regolamenti agli atti amministrativi ai fini del controllo giurisdizionale. La svolta del Consiglio di Stato nel caso Cosentini-Comune di Perugia. Disapplicazione in via d’eccezione. – VI. Segue. Disapplicazione e questioni pregiudiziali. – VII. La giurisprudenza classica ed il principio per il quale il giudice amministrativo annulla e non disapplica i regolamenti, al pari degli atti amministrativi. – VIII. La dottrina successiva e la qualificazione del regolamento come atto normativo. – IX. Considerazioni conclusive e prospettive per la giurisprudenza. – Parte Terza: Il processo amministrativo e gli atti generali. I. L’impugnazione e l’annullamento degli atti amministrativi generali davanti al giudice amministrativo. – II. Le ragioni dell’omologazione degli atti amministrativi generali ai regolamenti nel processo amministrativo. L’incerta linea distintiva tra le due figure. – III. Segue. Giudizio sui regolamenti e discrezionalità amministrativaIV. I tratti distintivi del sindacato giurisdizionale sugli atti amministrativi generali. – V. Il sindacato di ragionevolezza sugli atti amministrativi generali. Discrezionalità e profondità del controllo. – VI. Fondamento e limiti del potere di emanare atti di predeterminazione delle decisioni amministrative future. Implicazioni sul piano del sindacato giurisdizionale. – VII. Sindacato sulla discrezionalità amministrativa e sindacato sulle norme. Il caso degli atti amministrativi generali. – Parte Quarta: Giurisdizione di diritto soggettivo e linee di tendenza della giurisprudenza. – I. La giurisprudenza classica sull’impugnazione dei regolamenti e le ambiguità tra la giurisdizione di diritto soggettivo e diritto oggettivo. – II. La tesi di Alberto Romano e la distinzione tra volizione-azione e volizione preliminare. – III. Volizione-azione e volizione preliminare nella giurisprudenza. Effetto lesivo e legittimazione a ricorrere. – IV. Le linee di tendenza della giurisprudenza. Volizioni preliminari e centralità dell’atto applicativo. – V. Segue. Sindacato di ragionevolezza e giudicato conformativo: la divaricazione tra giudizio sui provvedimenti e giudizio sui regolamenti. Lo scrutinio di ragionevolezza della Corte costituzionale e quello del giudice amministrativo. – VI. Le linee di tendenza della giurisprudenza. Inoppugnabilità della volizione-azione e disapplicazione: il caso Santex e la compatibilità del termine di decadenza col principio comunitario di effettività della tutela giurisdizionale. – Parte Quinta: Disapplicazione e sindacato di ragionevolezza. – I. La disapplicazione del regolamento secondo Cons. Stato, sez. V, n. 154/1992. – II. La dottrina classica favorevole alla disapplicazione del giudice amministrativo. – III. La disapplicazione e il bilanciamento dei valori costituzionali contrapposti. – IV. Disapplicazione dei regolamenti e risoluzione di antinomie tra le fonti. La disapplicazione “normativa”. – V. Disapplicazione normativa e diritto comparato. – VI. Segue. In particolare, la portata del sindacato nell’ordinamento tedesco. – VII. Disapplicazione e giurisdizione esclusiva. – VIII. Il punto di arrivo del giudice amministrativo: la distinzione tra disapplicazione provvedimentale e disapplicazione normativa. – IX. Disapplicazione normativa e giudicato. – X. Disapplicazione normativa facoltativa e disapplicazione normativa obbligatoria. – XI. Ragionevolezza e sindacato sui limiti del potere regolamentare nella più recente giurisprudenza. – Parte Sesta: Considerazioni conclusive. I. Il punto di arrivo della ricerca. Riepilogo. – II. Problemi aperti. Disapplicazione “normativa”, antinomie, eccesso di potere e principi generali dell’azione amministrativa. – III. Segue. Il sindacato sulla volizione preliminare e la pubblicità delle decisioni di annullamento. – IV. Ancora sulle caratteristiche del moderno potere regolamentare. – V. Gli standards di una tutela effettiva sui regolamenti. Il principio di necessaria adeguatezza della tutela. – VI. Gli standards di tutela e il sindacato del giudice amministrativo. – Indice degli autori.

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