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E' dedicata al popolo dei Longobardi la grande mostra ospitata nelle sale di Palazzo Bricherasio a Torino, accompagnata dalla pubblicazione di questo ricco catalogo. L’esposizione si sofferma sul periodo compreso tra il V e il VII secolo, ossia dalla crisi seguita alla caduta dell’impero romano d’Occidente fino al delineamento dei nuovi stati sorti sulle sue rovine: un periodo storico cruciale non solo per la penisola italica, che vede la progressiva fusione tra i barbari e le popolazioni romane, ma più in generale per la storia europea, con il consolidamento delle future monarchie, fondamento delle moderne nazioni. Nel definire il quadro dei profondi cambiamenti avvenuti nella società, il catalogo si sofferma sull’organizzazione delle città e delle campagne, sulle trasformazioni delle istituzioni, sul ruolo rivestito dalle aristocrazie e dalla Chiesa nonché, naturalmente, sulle specificità della popolazione longobarda. In questo ampio orizzonte geografico, il Piemonte diviene una regione chiave per la sua posizione geografica di confine con i Franchi e per il ruolo delle aristocrazie longobarde in grado di esprimere, tra la fine del VI e la prima metà del VII secolo, re come Agilulfo e Arioaldo, entrambi duchi di Torino. Nella vasta documentazione proposta spiccano i ritrovamenti provenienti dalle più importanti necropoli longobarde italiane, da Cividale del Friuli a Nocera Umbra, da Trezzo sull’Adda a quelle piemontesi, ma anche le epigrafi e i ritratti della nuova aristocrazia, i manufatti liturgici legati alla figura dei vescovi, che proprio in quei secoli consolidarono la loro influenza sul potere politico, e ancora suppellettili, gioielli e tesoretti numismatici rinvenuti in varie località della penisola. Nella sede dell’Abbazia di Novalesa, fondata nel 726 dal nobile franco Abbone, viene proposta, in parallelo, una selezione di sculture e di altri manufatti artistici che illustrano l’evoluzione della scultura e dell’arredo liturgico nell’Italia nord-occidentale tra il VI e il IX secolo.
E' dedicata al popolo dei Longobardi la grande mostra ospitata nelle sale di Palazzo Bricherasio a Torino, accompagnata dalla pubblicazione di questo ricco catalogo.L'esposizione si sofferma sul periodo compreso tra il V e il VII secolo, ossia dalla crisi seguita alla caduta dell'impero romano d'Occidente fino al delineamento dei nuovi stati sorti sulle sue rovine: un periodo storico cruciale non solo per la penisola italica, che vede la progressiva fusione tra i barbari e le popolazioni romane, ma più in generale per la storia europea, con il consolidamento delle future monarchie, fondamento delle moderne nazioni.Nel definire il quadro dei profondi cambiamenti avvenuti nella società, il catalogo si sofferma sull'organizzazione delle città e delle campagne, sulle trasformazioni delle istituzioni, sul ruolo rivestito dalle aristocrazie e dalla Chiesa nonché, naturalmente, sulle specificità della popolazione longobarda.In questo ampio orizzonte geografico, il Piemonte diviene una regione chiave per la sua posizione geografica di confine con i Franchi e per il ruolo delle aristocrazie longobarde in grado di esprimere, tra la fine del VI e la prima metà del VII secolo, re come Agilulfo e Arioaldo, entrambi duchi di Torino.Nella vasta documentazione proposta spiccano i ritrovamenti provenienti dalle più importanti necropoli longobarde italiane, da Cividale del Friuli a Nocera Umbra, da Trezzo sull'Adda a quelle piemontesi, ma anche le epigrafi e i ritratti della nuova aristocrazia, i manufatti liturgici legati alla figura dei vescovi, che proprio in quei secoli consolidarono la loro influenza sul potere politico, e ancora suppellettili, gioielli e tesoretti numismatici rinvenuti in varie località della penisola. Nella sede dell'Abbazia di Novalesa, fondata nel 726 dal nobile franco Abbone, viene proposta, in parallelo, una selezione di sculture e di altri manufatti artistici che illustrano l'evoluzione della scultura e dell'arredo liturgico nell'Italia nord-occidentale tra il VI e il IX secolo.
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