Musica

Bellissimo libro per gli amanti di musica, arti visive e letteratura. Pregevoli gli abbinamenti e le citazioni. Ottimo come regalo per appassionati

Il grande musicologo e germanista Quirino Principe, autore di fondamentali monografie e studi critici, e penna coraggiosa e irriverente nei suoi interventi sul Sole 24 ore, pubblica con Electa questo originale volume dedicato al connubio musica-poesia, vera chicca pensata non solo per i melomani, ma per chiunque tragga piacere dalla vista e dalla lettura di cose belle. Dua arti, musica e poesia, che accarezzano "un progetto segreto e addirittura eversivo di trasformazione del mondo", confrontandosi con "misure e proporzioni" alla ricerca inesausta di armonie rivelatrici dell'Essere. Entrambe in grado di produrre "evocazione del sublime e scatenamento dell'orrore, ascesa al celeste e discesa agli inferi", costituiscono " il mezzo più efficace perché l'uomo raggiunga la redenzione dalla sventura di soggiacere alla cosiddetta realtà". Qui sono perciò rappresentate immagini che vanno dai bassorilievi egizi alle miniature medievali, dagli affreschi rinascimentali ai ritratti ottocenteschi, fino ai grandi maestri contemporanei, concludendosi con un'allusione jazzistica di Roy Lichtenstein: tutte accomunate dalla citazione di strumenti, atteggiamenti, figure, ispirazioni musicali: e ad ognuna di queste riproduzioni, Principe affianca aforismi, versi, brevi narrazioni tratte da scrittori e poeti di tutte le latitudini ed età: da Dante (il più rappresentato) alla Szymborska, da Wang Wei a Pound, fino agli addetti ai lavori, musicisti e direttori d'orchestra come Furtwaengler e Wagner. Da queste definizioni possiamo trascrivere quella di Hofmannsthal:"La pittura trasforma lo spazio in tempo, la musica trasforma il tempo in spazio", quella di Nietzsche:"Si è mai notato che la musica rende libero lo spirito? Che mette ali al pensiero? Che si diventa tanto più filosofi quanto più si diventa musicisti?", o quella più ironica di Karl Barth:" Quando gli angeli suonano alla presenza di Dio, suonano Bach. Ma quando suonano tra di loro, in privato, suonano Mozart".