L'uomo di neve

eh giá. il primo Nesbo dove mi ritrovo a dire "boh!" tanto per dirla in termini molto prosaici. la trama é in realtá solidamente "nesbesca" con il suo carico di colpi di scena, personaggi con le loro tare, e funziona, siamo qui per divertirci come in un buon thriller televisivo e i possiamo passare sopra ad alcuni passaggi un po' di grana grossa. i personaggi e l'ambientazione sono in qualche misura sfocati rispetto ad altre prove di questo scrittore, ma rimane la potenza del protagonista a caricare su se stesso il peso del romanzo. ció che mi ha laciato perplesso é una certa carenza di editing che a volte fa sospettare addirittura errori logici o di traduzione. penserei che il tutto sia ascrivibile alla versione originale, visto che si parla sopratutto di veri e propri errori nella trama che ti costringono a tornare indietro e vedere se eventualmente hai tu preso un granchio. alla fine nulla che comprometta al 100% lo svolgersi dell'intreccio, peró una sensazione di sciatteria e di fastidio che influisce sul piacere della lettura. altre cose: avevo intuito il colpevole appena esso compare nel romanzo in quanto la fascetta dá un forte indizio in questo senso. anche qui sarebbe consigliata piú attenzione a evitare "spoiler" troppo ovvi. e poi: Nesbo non va mai particolarmente per il sottile ma in questo libro si respira un' atmosfera misogina in parte attribuibile alla trama, ma che non viene "rilassata" da nessuna considerazione o alcun personaggio che bilanci in senso contrario. lo scrittore seriale é per sua natura soggetto a usura in quanto non esistono mille trame a prova di bomba in cui accompagnare il lettore, per cui di volta in volta si deve insistere su un'ingrediente particolare (l'horror, la violenza,il sesso, la ricchezza di colpi di scena) ma il tutto si fa qui tanto meno accettabile, quanto manca proprio quella cura formale che il lettore sovrano meriterebbe sempre

Fantastico con un finale a sorpresa.....

Nel suo genere un ottimo libro, la trama é coinvolgente ed i personaggi molto ben caratterizzati (non a caso M. Scorsese ci trarrà un film). Se poi pensiamo che in Italia si riesce a leggere Faletti.... Beh, qui siamo su un altro pianeta.