L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (1)
E'convinzione diffusa che lo sviluppo economico sia accompagnato da una crescita dei rischi di origine naturale e antropica e che essi assumano forme e pericolosità più differenziate e improvvise che nelle epoche passate. In realtà il rischio è sempre stato presente anche se la sua elaborazione avviene in epoca moderna e, oggi, la salute e la sicurezza delle persone e dei beni patrimoniali sono fattori strettamente intrecciati e accentuati dalla pressione dei processi di inurbamento in alcune regioni metropolitane e dalla marginalizzazione di altre intere regioni.Nella globalizzazione, gli stili di vita e dei consumi tendono a non riconoscere né limiti né specificità di contesto: prevalgono le evidenze e le convenienze di un presente, si sottovalutano le connessioni con il passato e con un futuro possibile di maggior equilibrio. Le emergenze tendono a rincorrersi e il governo dei rischi perde efficacia.E'questo il quadro in cui il testo sottolinea la necessità di ampliare interpretazioni e approcci di ricerca e di mettere a sistema più competenze, più linguaggi e più strumenti ribadendo la centralità della pianificazione di area vasta e la partecipazione esperta delle comunità locali. La salute e la sicurezza delle città e dei territori richiedono interventi strutturali e non strutturali su più versanti che non possono essere delegati né a singoli piani di settore né agli interventi di singoli tecnici o di singoli piani comunali. Il testo riporta i contributi maturati in occasione di più esperienze di ricerca e didattiche: la prima parte del testo contiene interpretazioni e riferimenti a contesti prevalentemente italiani, nella seconda parte prevalgono gli studi su casi di altri paesi.Maria Cristina Treu, professore ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, ha al suo attivo più esperienze di pianificazione territoriale e ambientale e la responsabilità scientifica di più ricerche sulla valutazione dei rischi e su più temi urbanistici.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore