Lawrence d'Arabia

Il professor Cardini ci conduce fuori dal mito dell'eroe delle "Rivolta Araba" e ce lo presenta nella sua realtà umana, inquadrata negli avvenimenti e nell'atmosfera politica dell'epoca.

Libro medioche, di scarso contenuto e con numerosi errori storici. Cardini arriva addirittura a sostenere che nell'impero ottomano il sultano fosse anche califfo. Niente di più sbagliato. L'ultimo califfo si chiamava Abdul Megid II e l'ultimo sultano è stato suo cugino, Mehmed VI. Tra l'altro, ritenere che l'Islam non ammetta separazione tra politica e religione è uno dei più longevi miti occidentali sul Medio Oriente.

Il mio obiettivo era quello di leggere un libro che fosse la biografia di LAWRENCE D'ARABIA; nella quarta di copertina, la sintesi di quello che avrei trovato nel testo mi incuriosiva e mi creava delle aspettative: rivivere, ad esempio, la vita avventurosa del protagonista. Una volta iniziata la lettura mi sono accorto che queste aspettative venivano disattese. Lawrence è una scusa per parlare del colonialismo anglo-francese nel medio oriente e degli sconquassi che poi, secondo l'autore, ha creato negli anni seguenti. Le riflessioni sono interessanti, non lo nego, però da un libro che ha per titolo "LAWRENCE D'ARABIA" mi sarei atteso altro. La prosa di Cardini, comunque, è elegante, mi piace e, anche questo, mi rassicura sul fatto di non aver gettato alle ortiche 10 euro.