La casina, la casa, le cose

Davvero splendido, tocca l' anima con uno stile semplice e appassionato. Garcia Marquez in salsa d' agrumi.

Una trama narrativa articolata e complessa, "popolata" da una miriade di personaggi, caratterizza questo libro che ha la capacità di incantare il lettore.La scrittrice tratteggia diversi personaggi della famiglia Rubbeni, ricchi possidenti siciliani per i quali l'ozio é una virtù in quanto concede il tempo di frequentare persone,leggere buoni libri, ascoltare musica, al contrario del lavoro definito "faticoso." Vicende personali e collettive si alternano, in maniera efficace, in questo libro. I ricchi vedono la riforma agraria, l'avvento di Papa Giovanni, come segnali inequivocabili del loro destino.La famiglia Rubbeni sarà decimata non solo dalle morti di diversi sue compomnenti,da vari fallimenti, ma soprattutto dal corso della storia. Fra le tante figure sapientemente caratterizzate dal'autrice, emerge, oltre la nonna Costanza, lo zio Ugo,elegante, ironico, colto, fatalista, l'ultimo dei "Gattopardi".E' un libro sulla contrapposizione fra ricchi e poveri, al di fuori degli schemi classici di impronta marxista, ma é un libro che presenta pagine di autentica poesia conme quando la scrittrice descrive l'olmo della casina, che attraversa tutto il libro, che viene abbattutto da ignoti ,metafora della fine di un'epoca, di un privilegio perché i contadini possano dire ai Rubbeni "che siamo tutti uguali." Un libro da leggere con attenzione,un libro che affascina sia per la trama che per lo stile narrativo.