Quadrare il cerchio. Benessere economico, coesione sociale e libertà politica

Datato (1995) eppure attualissimo splendido saggio (90pag): una miniera di spunti di riflessione tra moralmente doveroso socialismo utopistico e liberismo necessario al benessere economico. L'autore illustra la sua idea di Primo, Secondo e Terzo Mondo (difende il primo) in relazione ai cambiamenti in corso (sviluppo del Primo, fallimento del Secondo, cenni al ruolo del Terzo) nel processo di globalizzazione (perché è emerso proprio in questo periodo storico) con vincoli ed attività più o meno obbligati che comporta per istituzioni e privati. Da qui deriva le problematiche sociali conseguenti e da queste le possibili pulsioni verso cambiamenti politici distorsivi del benessere collettivo, in parte raccolte dall'evidenza del successo delle economie asiatiche ed in parte venate da richiami storici e sociologici. Nel finale inserisce sei proposte, per sua ammissione, suggerimento del primo passo di un lungo cammino. Non ho mai ho trovato tanti temi illustrati semplicemente, con chiarezza, equilibrio, obiettività, spirito critico e scevri da ideologie. Questo libro può essere un ottimo trampolino di lancio verso testi molto più corposi dei quali sfiora i temi (Beck: Società del rischio, Baumann: Vita liquida, Stiglitz: Globalizzazione che funziona, Castells: Società in rete, Crouch: Postdemocrazia); altrimenti, va benissimo anche da solo: indurrà riflessioni che comunque vi porteranno a cercare altro.