Medioevo simbolico

Non può mancare nella libreria di uno studente di storia dell'arte. Risulta scorrevole nella lettura, mai noioso..Pastoureau analizza la storia dei colori, del bestiario ecc dal punto di vista di un essere umano del medioevo. Perché il leone è simbolo di forza? E perché il cervo di regalità? Perché Giuda è il rosso? Perché il giglio nell'araldica?

Questo libro non può davvero mancare nelle librerie non solo dei medievisti, ma anche dei semplici appassionati di storia medioevale. Pastoureau ci conduce alla scoperta di un Medioevo inedito ed affascinante attraverso una serie di saggi davvero interessanti che vanno dalla nascita dell'araldica al valore dei colori, dall'origine del gioco degli scacchi alla caccia al cinghiale, dallo studio dell'orso re degli animali, poi detronizzato dal leone, ai processi intentati agli animali (bruchi, tori maiali) fino alla simbologia dei vari alberi e di legni. Consigliatissimo.

Il Medioevo visto da un punto di vista estremamente interessante: crociate, castelli e barbari lasciateli a casa, Pastoreau non vi abbindolerà con i soliti cliché su questa epoca a volte bistrattata. Dare un'idea di quella che poteva essere la mentalità e il modo di vedere la realtà nel medioevo, questa è la missione di fondo del testo, o almeno, per me, il suo miglior pregio. Lo spettro trattato è molto ampio, il tono è per niente borioso e un buon numero di aneddoti e racconti riescono pure a divertire, facendo pensare a quanto siano relative - e suscettibili all'azione del tempo - le nostre credenze. Una chicca, a mio parere, la parte sulla poesia di De Nerval, El Desdichado, in cui si confrontano alcune strofe di questo oscuro gioiello alle illustrazioni miniate di un codice medievale al fine di trovare delle corrispondenze che suggeriscano un'eventuale ispirazione.