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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2014
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Anche in questo testo, Bauman mette in guardia dalle distorsioni della "società della sicurezza" e, attraverso la sua sempre ricchissima analisi, riempie la cassetta degli attrezzi per tornare ad essere "comunità". ""Legge e ordine", slogan ridotto sempre più alla promessa di incolumità personale, è diventato uno dei principali, forse il principale selling point dei manifesti politici e delle campagne elettorali; e mettere in mostra le minacce all'incolumità personale è diventata una delle principali, se non la principale risorsa nella guerra degli ascolti dei mass media, rimpinguando continuamente il capitale della paura e rendendone ancora più efficace l'utilizzo, sia commerciale che politico. (...) Le politiche di (...) Stato sociale o "welfare" oggi vengono eliminate in tutto o in parte e ridotte a livelli tali da non essere più in grado di convalidare e alimentare il sentimento di sicurezza, e quindi anche la fiducia in se stessi degli interessati. (...) Con il progressivo smantellamento delle difese contro i tremori esistenziali, (...) adesso viene lasciato agli individui il compito di cercare, trovare e adottare soluzioni individuali a problemi prodotti dalla società. (...) Lo spettro del degrado sociale dal quale lo Stato sociale giurava di proteggere i suoi cittadini viene sostituito, nella formula politica dello "Stato dell'incolumità personale", dalle minacce rappresentate da un pedofilo in libertà, da un serial killer, da un mendicante invadente, da un rapinatore, da un malintenzionato furtivo, da un avvelenatore, da un terrorista o meglio ancora da tutte queste minacce riunite in un'unica figura, quella dell'immigrato clandestino, dal quale lo Stato moderno nella sua piu recente incarnazione promette di difendere i suoi sudditi".
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