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Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913
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Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913 - Salvatore Lupo - copertina
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passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913
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Il passato del nostro presente. Il lungo Ottocento 1776-1913

Descrizione


Questo volume disegna un ponte tra l'antico regime e la modernità: il lungo Ottocento, il periodo tra le rivoluzioni (americana e francese) e la prima guerra mondiale. È il luogo di formazione delle nostre idee e del nostro mondo, di cui però non va nascosto il carattere antico, in cui vanno riconosciute tutte le incrostazioni di una storia secolare. La scintilla dell'industrializzazione genera soggetti sociali nuovi, anche se al centro della scena rimangono protagonisti che poco hanno a che fare con essa: aristocratici, proprietari fondiari, professionisti, contadini, artigiani. Si affermano le idee di libertà, democrazia, diritti individuali, ma persistono imperi antichi e se ne formano di nuovi. Nel momento in cui l'eguaglianza viene posta a fondamento della vita collettiva, viene con altrettanta forza giustificata l'ineguaglianza, a tutela delle gerarchie che regolano il funzionamento della società. Prospettive diverse, in apparenza incompatibili, si sovrappongono formando un mix complesso che tocca ancora al nostro tempo sciogliere.
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Dettagli

8
2010
23 settembre 2010
214 p., Brossura
9788842093992

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Piero Canale
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Il libro di Salvatore Lupo, docente di storia contemporanea presso l’Università degli studi di Palermo, si divide in due: una parte introduttiva, composta dai primi tre capitoli, sulla seconda metà del Settecento, divisa dalla seconda parte dedicata all’Ottocento, da un capitolo di Interludio sul 1848. Con chiarezza espositiva e con perizia storiografica, sebbene la lettura richieda un minimo di conoscenze storiche, l’autore sviscera il lungo Ottocento nei suoi fenomeni nuovi, partendo dai tre eventi che segnano la modernità, ossia la Rivoluzione industriale, americane e francese, e che pongono fine, se così vogliamo dire, a quello che convenzionalmente chiamiamo Evo Moderno o Antico regime, per entrare nel mondo contemporaneo con i suoi fondamentali cambiamenti sociali, culturali, politici ed economici, nonostante la continuità che si riscontrino tra le due epoche storiche. Sono, quindi spiegati concetti base, indispensabili a comprendere il “lungo” Ottocento, quali liberalismo, liberismo, nazionalismo, socialismo, colonialismo, cercando di dimostrare l’incidenza di queste che possono sembrare delle astrazioni dei contesti europei e non solo. Ad essere privilegiata è sicuramente l’Italia liberale, in particolare quella liberale, giungendo alla vigilia della Grande Guerra, che è ritenuta il vero termine ultimo di questo secolo “lungo”, evento che sancisce la netta separazione dal Novecento, che è chiamato, invece, “secolo breve”, secondo l’espressione coniata da Eric Hobsbawm nel suo omonimo saggio. Un passaggio, quello tra il XIX e il XX secolo, che, secondo Salvatore Lupo, non disegna un solco insuperabile tra i due periodi storici, bensì li vede strettamente legati, soprattutto nel loro aspetto «migliore», di cui a pieno diritto, possiamo sentirci vicini e continuatori.

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Fluspiral
Recensioni: 3/5

Condivido la precedente recensione. In questo libro non troverete una cronaca dettagliata del periodo considerato, fatta eccezione (ma non troppo) per la storia d'Italia. Per contro, il contributo "teorico" alla lettura dell'Ottocento è ampio: ad esempio vengono sistemati alcuni concetti chiave del liberalismo, del socialismo, nazionalismo, con riferimenti ad alcune interpretazioni di storici famosi, come Anderson e Bayly. Sfortunatamente, in un testo di storia la precedenza andrebbe data alla narrazione degli eventi storici.

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Francesca
Recensioni: 3/5

Sicuramente un libro a tutto tondo, sicuramente sintetico che tratta i principali eventi dell'800. Pur non essendo particolarmente dettagliato permette un visione d'insieme del periodo considerato.

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Conosci l'autore

Salvatore Lupo

Nato a Siena nel 1951, è ordinario di Storia contemporanea all'Università di Palermo e presidente dell'Imes (Istituto Meridionale di Storia e Scienze sociali) di Catania. Lupo è uno dei più quotati studiosi della mafia, autore di numerose pubblicazioni sul fenomeno criminoso; grazie al suo testo "Quando la mafia trovò l'America" ha vinto, nel 2009, il premio letterario Vitaliano Brancati. Tra le sue opere: "Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri" (1993), "Andreotti, la magia, la storia d'Italia" (1996), "Partito e antipartito. Una storia politica della prima Repubblica" (2004), "Che cos'è la mafia. Sciascia e Andreotti, l'antimafia e la politica" (2007), "L'unificazione italiana. Mezzogiorno, rivoluzione, guerra civile (2011), tutte pubblicate...

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