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Anno edizione: 2021
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Estato il mio primissimo approccio alla Didion, non mi ha entusiasmato moltissimo ma secondo me è una scrittrice dall'alto potenziale, leggerò altro di suo sicuramente
Un bel concentrato di nevrosi, che rende sin troppo bene l’idea del declino di una persona. Stile apprezzabile, anche se un po’ sincopato: si fa leggere: ma non è il mio genere.
Recensioni
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C’è una ragazza seduta su un dondolo in mezzo al deserto. È bella, ha lunghi capelli dorati da Bella addormentata nel bosco e vestiti glamour dai colori sgargianti. La fotografia è di William Eggleston ma la ragazza bionda è indubbiamente Maria, la protagonista di Prendila così di Joan Didion.
Maria è una ex attrice che deve scontare le sue lunghe giornate in una clinica psichiatrica. È una ragazza interrotta che per raggiungere la fama ha sofferto e sacrificato se stessa. La sua storia viene tratteggiata per squarci attraverso continui flashback: da ragazza della profonda provincia, a modella a New York, sino all’epilogo da starlette in mental breakdown a Los Angeles.
Joan Didion ci racconta di Maria e dei suoi amici/nemici e amanti BZ, Carter e Helen. A prevalere sulla pagina sono le loro sensazioni, le loro difficoltà e le loro tragedie. Un convitato di pietra serpeggia per tutto il romanzo: il deserto losangelino. La scrittura è come sempre in Didion asciutta ma allusiva: un realismo magico hollywoodiano. I capitoli sono brevi e fulminei, bruciano come un graffio sulla pelle.
Maria si abbandona languidamente sul dondolo colorato e ci sembra una Lana del Rey del passato, che con la sua voce suadente canta Venice Bitch e amori disperati. Se dopo questa lettura la febbre da follia losangelina vi avesse colpito come il morso di una taranta potreste proseguire il vostro viaggio con Meno di zero di Bret Easton Ellis oppure saltare a piè pari nel caos disorientante di Vizio di forma di Thomas Pynchon.
Recensione di Valentina Diodà
A cura del Master Professioni e prodotti dell’editoria - Collegio Universitario "Santa Caterina da Siena” in collaborazione con l’Università di Pavia
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