L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Indice
scheda di Procacci, P., L'Indice 1989, n. 7
Nella convinzione che i procedimenti quantitativi si propongano come il linguaggio più efficace per rappresentare il funzionamento delle strutture istituzionali - da considerarsi nella loro evoluzione - l'autore in questo saggio cerca di illustrare quelle parti della statistica descrittiva più direttamente connesse alla ricerca storica. Di intenti dichiaratamente didattici quest'opera tende a privilegiare gli aspetti applicativi piuttosto che quelli teorici, ponendo in particolare rilievo la complessità sottesa alla convergenza fra storia e statistica. La scansione del testo, nel suo complesso, sottolinea d'altronde le riflessioni di carattere metodologico dell'autore che, tramite una puntuale ricostruzione degli sviluppi della storia quantitativa, pone marcatamente l'accento sullo spirito critico e sulla consapevolezza che gli storici devono mantenere in tale approccio. Non è casuale che le parti più interessanti del libro consistano nella ricostruzione comparativa delle molteplici scuole di storici economici che hanno proficuamente utilizzato i metodi, i materiali e i risultati della statistica: l'equilibrato bilancio comparativo che ne deriva muove dalle esperienze italiane degli anni Trenta (Fanfani, Parenti ecc.) per giungere fino ai più recenti studi (come quelli di Bulferetti, Cipolla e De Maddalena) analizzati sul filo di una continua comparazione con i grandi modelli dell'americana "New Economic History", delle "Annales" francesi e della storia sociale inglese. Saper usare "misura e quantificazione" significa per uno storico muoversi con sufficiente consapevolezza e autonomia all'interno di un lavoro interdisciplinare e, di conseguenza, conoscere direttamente la metodologia statistica almeno nelle sue linee essenziali. Per l'autore solo l'apprendimento diretto della metodologia statistica consente di stabilire i confini e i presupposti logici e culturali del processo di integrazione tra storia e statistica, ma soprattutto permette allo storico di verificare quali siano i contributi e le risposte che l'una può attendersi dall'altra.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore