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Il libro è molto interessante soprattutto in quest'anno che si festeggia i 700 anni dalla morte di Dante. Serve a scoprire come la Divina Commedia non godesse per molto tempo una critica favorevole soprattutto nell'Umanesimo e nel Rinascimento, Poi partendo dal '600 le cose cominciano a cambiare fino ad arrivare alla fine del '700 con l'Alfieri e altri scrittori che amarono Dante. Dante per quelli del '400 e del '500 era oscuro e barbaro per le sue parole "umili, plebee e laide" oltre che "oscure, noiose e intemperanti". Queste accuse lentamente si persero e il nostro maggior poeta finalmente occupò il posto che meritava,
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