Psicologia della menzogna

Non conoscevo nulla del tema ed ho trovato ottime basi, un valido approccio psicol/sociol-ogico ed un po' troppo dettagliato aspetto clinico/tecnico. Da soli, i primi tre capitoli (e parte del quinto) meriterebbero almeno 4 stelle. Cap1-3 ottimi: 3liv di menzogna (MZ) (bambini, rilievo sociale, manipolazione); MZ negative/aggressive e positive (bianche: relaz sociali; altruistiche: medico/paziente; difensive); classificaz in MZ assolute-esagerazioni-ambiguità; rapporto uso MZ e personalità intro/estro-versa; cfr con uso MZ presso animali più evoluti; valenza positiva della MZ per lo svl sociale/personale; MZ a se stessi (proiezione/illusione, negazione, distorsione, dissociazione, rimozione), autoinganno e riflessi su svl autostima. La MZ come strum di performance e/o competizione per il successo in ambito professionale (compresa la politica). Cap4 più pratico e molto psicologico-medico. La MZ nel quadro clinico di disturbi psichici e sociali anche gravi. Cap5 Comportamento non verbale (CNV). Reazioni volo/involo-ntarie, toni di voce, ripetizioni lessicali, errori nei riferim spazio-temporali, incertezze linguistiche, velocità di parola, gestualità. Emerge che il CNV è un indicatore scarso, non affidabile, non univoco, difficile da usare in modo scientifico, e contrapposto a "senso comune" che fa sì che le persone non sappiano indicare i motivi, ma identificano chi mente in modo generalmente più affidabile di quanto non facciano strumenti scientifici e teorie. Cap6 tecnico: tecnologia per scoprire la menzogna ed affidabilità dei risultati. Poligrafo, ECG, rison.magnetica, analisi dello stress e dei flussi sanguigni: tutti dettagliati con modalità di attuazione, percentuali di affidabilità ecc. Qst Cap è una lettura buona per tecnici e studenti, inutile per tutti gli altri.