Il romanzo della mia vita

Tre storie nell'arco di duecento anni,ma il tempo non è una sequenza di avvenimenti ,piuttosto un quadro dove tutto sembra avvenire nello stesso istante.I protagonisti vivono le stesse emozioni,i medesimi stati d'animo,passioni,sentimenti,amori e dolori ,tanto da sovrapporsi e anche confondersi fra loro accomunati da uno stesso destino.E' un romanzo intenso,poetico fatto di memorie e ricordi,di sogni e speranze che trasmette emozioni forti e un senso profondo di rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere e non sarà mai. Da leggere con attenzione,richiede sicuramente molto impegno,ma ne vale la pena.

Dopo un avvio un po' difficile, traccia tre storie collegate, ma distanziate nel tempo. La ricerca di una manoscritto perduto fornisce l'occasione per delineare personaggi interessanti e poliedrici. Padura Fuentes, noto specie per i gialli del tenente Mario Conde, è in realtà uno scrittore a tutto tondo. Su tutti spicca il romanzo "Luomo che amava i cani", dedicato agli ultimi avventurosi anni della vita di Lev Trotskij.

Non all'altezza del successivo L'uomo che amava i cani, è tuttavia un romanzo avvincente e ricco di spunti sulla storia di Cuba e sui sentimenti degli esiliati e degli uomini in generali. Mirabile, anche qui, la scrittura. Un fuoriclasse, questo Leonardo Padula Fuentes.