American youth. Un omicidio involontario

Anche io naturalmente non sono un critico letterario, ma l'esperienza mi ha insegnato (almeno credo) a distinguere i grandi romanzi (di solito scritti da grandissimi autori, universalmente noti) e i buoni e/o piacevoli romanzi. Ecco questo è uno dei secondi, perché non basta una storia avvincente, ben congegnata, che tocca temi chiave (psicologici, sociali, politici) per fare un grande romanzo (da 5 intendo!). C'è qualcosa, nello stesso stile e nelle profondità delle riflessioni che accompagnano la storia, che rappresenta quel qualcosa in più e che rende il testo a volte difficile, un po' ostico e che fa sì che non si possa leggere in una notte. Quel qualcosa che quando si coglie è una vera gioia e, allora, si alza la lesta dal libro e ci si guarda intorno (anche se si è soli) e si fa un piccolo sorriso di una breve ma intensa felicità. E quel libro (il romanzo, appunto, di un grandissimo scrittore) lo si vuole gustare e non si ha fretta di finirlo! L'ho fatta lunga, ma spero di essermi spiegato. Enzo

Stupendo. Non credo di essere in grado di scrivere una recensione appropriata, ma questo libro merita. C'è una storia tragica che fa da sfondo, quella dell'omicidio di un amico, omicidio che rende Teddy, il protagonista, forse più forte ma ancorato a molte paure. Inizia così il suo processo di crescita. è un romanzo di formazione, questo, e Teddy sperimenta il sesso, il dolore (autolesionismo), l'amore, finchè non arriverà ad una scelta finale...che ovviamente non posso rivelarvi per motivi di correttezza. Tempo di lettura: una notte