La strega di Portobello

Qual è il filo rosso che lega la vita di un giornalista, di un'attrice, di una sarta, di un ingegnere, di uno storico e di un prete e quella di Athena, la "strega" del titolo di quest'ultimo romanzo di Paulo Coehlo? La strega di Portobello è una donna misteriosa la cui storia viene raccontata attraverso le voci di una serie di persone che l'hanno, in qualche modo, conosciuta. Coelho si astrae dal racconto per far parlare direttamente i testimoni che hanno avuto un legame diretto con la "strega" (il cui soprannome deriva dalla celebre strada di Londra in cui si svolge il mercato delle pulci). Figlia adottiva di una facoltosa coppia mediorientale, Athena si trasferisce a Londra per sfuggire alla guerra civile scoppiata nel 1982 nel suo Paese, il Libano. All'università conosce colui che diventerà il padre di suo figlio e diventa una funzionaria di una grande banca d'affari. A causa delle difficoltà che attraversa la coppia, il matrimonio in poco tempo fallisce. Una volta diventata madre, Athena non riesce a smettere di pensare alla donna che la fece nascere e il pensiero di quella donna che l'ha abbandonata continua a tormentarla fino a spingerla a partire per la Romania. Un viaggio del genere, però, - soprattutto se è un viaggio descritto da Coelho - non porta mai solo dove pensavi di andare: i poteri sorprendenti e inquietanti che Athena scopre cambieranno per sempre la sua vita e la vita di coloro che la circondano.
Ma chi è veramente questa donna? Una pazza? Una martire? Una santa? Oppure, semplicemente, una persona coraggiosa, capace di ribellarsi alle regole e pronta a pagarne il prezzo? Athena è tutte queste cose messe insieme: una donna dalla grandissima personalità, dotata di un forte carisma, amante della vita, ma, allo stesso tempo, alla costante ricerca della spiritualità. Athena, forse, è una donna colpevole soltanto di avere innato il dono della spontaneità, disposta a tutto per non rinunciare al suo anticonformismo; una donna che non si preoccupa di ciò che pensano gli altri, che affronta con coraggio il fallimento del suo matrimonio e, di fronte al miracolo della maternità, decide di partire alla ricerca delle sue radici. Athena, semplicemente, si sforza di vivere gli spazi bianchi della vita, quel sottile respiro che intercorre tra una nota e l'altra – e proprio la musica, la danza in particolare, sarà il mezzo attraverso cui riuscirà ad esprimere meglio se stessa, risvegliando potenzialità inespresse, acuendo istinti sopiti e manifestando una "magia" che investirà tutti quelli che capiteranno sul suo cammino.
Anche La strega di Portobello, come i precedenti romanzi di Coelho, pone al lettore una serie di domande scomode, costringendolo a guardare dentro di sé e a riflettere sui grandi temi della vita: la morale, la religione, l'amore, i rapporti familiari, il dolore...